Venezia-Torino, Pasquale Mazzocchi - ©Andrea Pattaro/Vision
Venezia-Torino, Pasquale Mazzocchi - ©Andrea Pattaro/Vision

Oggi Pasquale Mazzocchi, difensore del Venezia FC, ha incontrato la stampa in videoconferenza. Ecco le sue dichiarazioni.
Innanzitutto Pasquale: da tempo circolano voci di mercato sul tuo conto, prima si diceva del Monza, pare che adesso ti voglia la Sampdoria. Ti fa piacere?
“Al di là delle voci che girano, a me interessano pochissimo. Onestamente ci tenevo a fare la serie A con il Venezia, perché ho fatto un ottimo campionato lo scorso anno. ho sentito mia questa promozione. già mi era scappata la serie A in quel di Parma, ed era per me un sogno fare questa serie A, anche con un po’ di fortuna e tanto lavoro ci sono riuscito. Sicuramente non posso negare che sentire alcune voci faccia piacere, perché vuol dire che stai facendo bene, ma ripeto: in questo momento sono concentratissimo sul Venezia. Adesso ci aspetta un filotto di partite importanti, e dobbiamo essere concentrati sul nostro percorso. Anzi: ne approfitto per dire ai nostri tifosi di comprare questi mini abbonamenti che sta facendo la società, perché loro per noi sono importantissimi, e ci daranno supporto come hanno sempre fatto”.
Ti aspettavi un avvio del genere, 12 punti in 12 partite e vittorie con squadre come Fiorentina e Roma?
“Noi siamo una squadra strana, nel senso positivo del termine: siamo capaci tanto di fare tre goal alla Roma quanto di prendere goal all’ultimo minuto contro la Salernitana. chiaramente la vittoria sulla Roma ci dà tanta forza ed autostima, dobbiamo proprio ripartire dalla cattiveria che abbiamo messo con i giallorossi”.
Qual è finora l’avversario che ti ha maggiormente impressionato, sulla tua fascia?
“Per adesso è stato Leão del Milan: a San Siro è entrato una ventina di minuti nei quali ho saputo vedere tutte le sue potenzialità”.
Com’è stato l’approccio con la serie A, anche a livello psicologico?
“Oltre alle difficoltà fisiche, ci sono anche difficoltà mentali, perché devo stare attento 95 minuti su 95, appena ti distrai ti fanno goal. E quando metti tutta la concentrazione, in serie A, spendi molte più energie a livello anche fisico e tendi a calare”.
Come ti trovi con Ebuehi?
“E’ un bravissimo ragazzo, è in crescita. All’inizio anche lui ha incontrato delle difficoltà, per quanto riguarda la lingua, ma ne sta uscendo alla grande. Io e lui abbiamo caratteristiche totalmente diverse, ovviamente ci impegniamo al massimo, che è quello che conta, e mettiamo le nostre capacità a disposizione di questa squadra che ci ha dato tanto. Dopodiché, sarà il mister a decidere chi far giocare o meno”.
Sulla fascia destra hai molta intesa con Crnigoj. Può essere un’arma in più per il Venezia?
“Mi trovo molto bene con Crnigoj, ma mi sono trovato benissimo anche con Fiordilino l’anno scorso, che purtroppo quest’anno è stato sfortunato. Non so dire, anche loro hanno caratteristiche diverse, ma io mi trovo bene con entrambi”.
Come ti prefiguri la trasferta a Bologna? E il ciclo di incontri con le grandi squadre fino a Natale?
“Quando si gioca con le “top”, le grandi squadre si tende ad essere più concentrati, ed è questo lo step mentale che ci sta mancando: noi dobbiamo invece cercare di affrontare tutte le partite come fossero finali di Champions League, solo così avremo quell’uno per cento di possibilità di salvezza, anche perché abbiamo dimostrato di poter essere una grandissima squadra, quindi sta a noi fare questo step mentale”.
Mister Paolo Zanetti ha parlato di un’eventuale difesa a 3 o 5. Che cosa cambierebbe per voi?
“Noi siamo una squadra che ha tantissime caratteristiche, può giocare con qualsiasi modulo; la cosa importante è fare lo step mentale di cui abbiamo bisogno: qualunque squadra può giocare in qualsiasi modo, perché poi alla fine, il modulo è quello che conta di meno, perché poi magari inizi con un modulo e in corso di gara riprendi con un altro, attacchi con un altro e ti difendi con un altro ancora; il calcio moderno è così”.
Su che cosa avete lavorato maggiormente in questa pausa di campionato?
“Il mister si sta concentrando soprattutto nel farci fare questo step mentale di cui ho parlato prima, che a noi questo momento purtroppo manca. Abbiamo preso tanti goal nel finale della partita, anche l’anno scorso; questo problema lo possiamo affrontare soltanto attraverso il lavoro”.