Duncan Niederauer
Duncan Niederauer

Questo pomeriggio, nella tensostruttura Agorà del Taliercio, il Presidente del Venezia FC, Duncan Niederauer, ha fatto il punto della situazione su vari argomenti. Ecco di seguito le sue dichiarazioni:

IL CAMPIONATO APPENA TERMINATO
“Prima di iniziare, Voglio dedicare qualche momento alla straordinaria stagione scorsa, in cui siamo stati anche fortunati. Quest’anno l’inizio è stato promettente, nel mezzo della stagione ci sono state difficoltà, con ripresa verso la fine, ma abbiamo sofferto un po’ la sfortuna. Abbiamo dovuto fare i conti con la realtà della massima serie italiana.
Certi episodi ci sono stati sfavorevoli e, se fossero andati in altra direzione, ci avrebbero consentito la permanenza in serie A. Riflettendo: abbiamo conquistato quattro punti con squadre come Empoli e Roma, le carte c’erano per competere ai massimi livelli, ma poi abbiamo subito sconfitte pensati con squadre che si trovavano nel fondo della classifica. Ho parlato con i giocatori per capire il perché. Sicuramente la situazione è stata il frutto della mancanza di esperienza, ma è mancata anche la rabbia giusta che ci avrebbe permesso di agire diversamente”.

LE RESPONSABILITA’
“Riconosco anche degli errori individuali, specie per l’esonero del mister, avvenuto troppo tardi, e il fatto di non essere stato troppo presente qui a Venezia, non sono potuto essere stato sufficientemente un punto di riferimento per la squadra. Chiaro che sono responsabilità condivise, perché tutti noi insieme non abbiamo avuto la reazione giusta. La rosa e stata costruita con lo stesso metodo con cui e stata costruita nel corso della la passata stagione”

POGGI E COLLAUTO

“Sull’area sportiva, sono stato ben contento di delegare le decisioni a Collauto E Poggi.  Ritengo sia stato un errore non far percepire subito che le scelte e gli errori sono stati collettivi, Poggi e Collauto invece se ne sono presi loro le grandi responsabilità con il pubblico. E comprensibile, considerati i risultati di quest’anno, con persone come Poggi e Collauto, vicinissime alla tifoseria, che ci siano state manifestazioni come quelle di ieri sera, da parte della tifoseria vicina a Poggi e Collauto. Su Collauto, ho deciso deciso di non ricovare il suo contratto come ds pur ritrovandolo un direttore sportivo eccellente. Ma nella nostra società, come detto, non vengono prese decisioni univoche, e penso che Mattia sia più adatto ad una società tradizionale, dove a poter prendere tutte le decisioni sia una persona sola. Il nuovo ds non sarà Alex Menta: lui ha già un compito, ed è quello di lavorare con l’area sportiva e individuare insieme i giocatori più adatti alla rosa. Su Paolo Poggi, sono molto dispiaciuto che abbia deciso di lasciare la società. Ha dato le sue dimissioni. Io e Il resto della società gli avevamo chiesto di restare, non è e stato mandato via. Chiaramente il dispiacere deriva dal fatto che Paolo è un pilastro di società e città, ma capisco che Paolo sia a sua volta dispiaciuto per il non rinnovo del contratto con Mattia Collauto. tuttavia, preciso che Paolo mi ha detto chiaramente che le dimissioni non derivano dal mancato rinnovo di Mattia, ma conoscendone il carattere penso che ciò abbia comunque influito. So che in molti non sono d’accordo con me, ma non posso rendere felici tutti quanti”.

I TIFOSI 
“Per quanto riguarda cori e striscioni, li ritengo ingiusti e non corretti, ma la tifoseria può avere una sua opinione. Comunque meglio che ci sia una tifoseria appassionata piuttosto che una apatica. Uno dei punti chiave, per la prossima stagione, sarà proprio il fatto di avere una relazione più consistente e sana con i fans”.

LE NEWS
“Voglio anche fare delle precisazioni e chiarimenti, disappunto nel leggere notizie non corrispondenti al vero. E’ vero che
tutti abbiamo fatto degli errori, ma ritengo che la narrazione nella stampa, nelle ultime settimane, non sia stata accurata. Sulle decisioni prese, ho l’abitudine di tenere traccia di tutte le conversazioni via email, posso certificare anche quelle decisioni che riguardano il coach. Chi scriverà cose diverse verrà smentito dalla documentazione cartacea.”.

IL MERCATO INVERNALE 
“Sul mercato di gennaio, l’esito non è stato quello che speravamo. Ammetto che abbiamo commesso degli errori. Il mercato invernale è più veloce di quello estivo, per cui ci siamo dovuti affrettare a prendere le decisioni,  ma questo non significa che le decisioni non siano state collettive. E comunque, il discorso dei giocatori in rosa, poi non sfruttati dal mister, resta una decisione del mister medesimo.
Per quanto riguarda invece i giocatori andati via a gennaio: Francesco Forte ha chiesto di andare via, ha chiesto di andare al Benevento. Rimane vicino anche a me e ci sentiamo al telefono e via messaggio. Ci è mancato il suo spirito a meta stagione, ma abbiamo deciso di accontentare la sua richiesta. quanto invece a Pasquale Mazzocchi, anche nel suo caso abbiamo sentito la sua mancanza, ma anche in questa occasione è stato lui a chiederci di andare via lui stesso, in due occasioni: nel luglio 2021 e gennaio 2022; volevo discutere il suo contratto ma non si e pervenuti ad un accordo. Così Mazzocchi è andato via”.

DECISIONI COLLETTIVE
“Non esiste una divisione fra la parte italiana e la parte americana, nella società del Venezia FC. Le difficolta, nei momenti di avversità, sono collettive, non ci sono decisioni individuali. Se mai si volesse assegnare una responsabilità singola, me la assumo io, non la si deve dare a Collauto nné a Poggi oggi e neppure a Menta, ma me la assumo io personalmente”.

ZANETTI
“Sull’esonero di Zanetti: io in realtà lo apprezzo, sia come allenatore che come persona, ma arrivati al termine della stagione volevo capire in quale modo, i giocatori, avrebbero reagito ad un cambiamento. Non volevo in realtà mandar via “Zorro”. Proprio perché in realtà speriamo di mantenere il più possibile l’attuale rosa per serie B, volevo capire chi avrebbe avuto le necessarie determinazione e forza”.

IL FUTURO
“Per concludere, la scorsa stagione, come detto, è stata un momento straordinario, questa stagione invece è stata una delusione, ma si sono raggiunti tanti traguardi insieme, per l’esperienza maturata. Adesso abbiamo tanti progetti in cantiere e proseguiamo per la nostra strada. Abbiamo un progetto societario a lungo termine, non è una questione di serie A o B”.

IL NUOVO ALLENATORE
“Prima di tutto, dobbiamo lavorare per trovare quanto prima un nuovo allenatore. Chiaro che ci siano voci che si susseguono ogni giorno, voci alle quali non intendo rispondere. Ma preciso che, specie in una stagione come la prossima in serie B, è fondamentale conoscere come funziona il calcio italiano”

I GIOCATORI
“Quanto ai giocatori, cercheremo di mantenere l’attuale rosa quanto più unita possibile, voglio costruire una rosa per tornare in A il prima possibile. A riguardo, di recente ho tenuto una riunione con i ragazzi, oltre a questa mi sono incontrato singolarmente con tutti i giocatori, la maggior parte dei quali ha espresso il desiderio di rimanere. Ma tutti loro hanno chiesto chi allenerà l’anno prossimo, questa sarà una discriminante: abbiamo comunque in mente quale sarà il nucleo fondante della squadra. Per costruire la restante parte della rosa, ci stiamo già lavorando. Cerchiamo figure per un campionato duro come la B, che abbiano talento ed esperienza. La lezione importante che abbiamo imparato è quello che è successo nella serie cadetta di quest’anno, nel senso che nulla si può dare per scontato”.

IL CENTRO SPORTIVO
“Come detto, abbiamo un progetto a lungo termine, anche per la città e l’intero territorio di Venezia. Al di la della promozione, abbiamo rinnovato lo stadio Penzo, che ne aveva tanto bisogno, abbiamo fatto e stiamo facendo tuttora i lavori per il Taliercio, la nostra Primavera quest’anno molto più  competitiva, anche la squadra femminile ha dimostrato di essere molto competitiva. Per quanto riguarda il centro sportivo del Taliercio, è molto ambizioso: vogliamo che sia un centro sportivo tra i più belli della serie A, ci sarà un edificio che ospiterà tutti i membri della famiglia del Venezia, con spazi anche per i tifosi. Il centro sportivo verrà completato al più tardi nei primi mesi del 2023 e cambierà il modo con cui lavoriamo noi del Venezia FC. Aumenterà anche il supporto per il settore femminile. Inoltre, di recente ho avuto un incontro con Sindaco e Comune per un investimento a lungo termine per il territorio”.

IL NUOVO DIRETTORE SPORTIVO
“Chi sarà il nuovo direttore sportivo non posso ancora dirlo, non abbiamo ulteriori commenti da fare. Ma la decisione su di lui e sull’allenatore devono arrivare velocemente. Questo non e un club tradizionale, ma qui si prendono le decisioni collettivamente, ribadisco. Sul nuovo diesse posso solo dire che la stragrande maggioranza dei candidati sono italiani, perché vogliamo che conoscano la realtà italiana.”.

NSAME E LAPADULA
“Io puntualizzo che sono stati 5 i giocatori in discussione in inverno. Non e vero che abbiamo detto no a tutti, alcuni semmai hanno detto no a noi. Nsame e Lapadula erano gli unici rimasti. Eravamo in prossimità della chiusura del mercato, non siamo riusciti a chiudere col Benevento che temporeggiava. Quanto a Lapadula, mi chiedo: se fosse venuto a Venezia Zanetti  l’avrebbe fatto giocare? E Comunque, quando il mister ha fatto scendere in campo Nsame contro l’Atalanta ha fatto vedere chi è”.

I CONTRATTI LUNGHI 
“Quelli fatti ai giocatori, se troviamo buoni elementi è giusto fare contratti lunghi. Su Zanetti, il contratto prevedeva la formula 3 anni +1, l’idea era che sposasse la causa del Venezia, quindi non mi sono pentito di aver fatto contratto lungo, perché penso che quetso tipo di contratti, anzi, servano da da sprone per la stagione. Poi è successo qualcosa che ha rotto l’equilibrio”. 

L’INESPERIENZA
“Sull’inesperienza in serie A: prima di tutto, è corretto dire che non eravamo pronti per la massima serie, e abbiamo pagato lo scotto della nostra inesperienza. Io non ero pronto per un’organizzazione per la serie A, non lo era l’allenatore, non lo era nessuno di noi. Pensavamo che la strada fosse più semplice. Quando torneremo, spero presto, in A, dovremo ricordarci delle lezioni prese di quest’anno, per non commettere più certi errori”.

SAVARESE
“Noi vogliamo un allenatore con esperienza in B, che è un campionato  totalmente diverso dalla serie A. I candidati visti finora sono italiani. Il primo fattore da guardare, comunque, è l’esperienza nel campionato italiano, la nazionalità è secondaria.”.

LA COMUNICAZIONE SOCIETARIA
“Per l’eventuale imprecisione di alcune informazioni, intendo dire che alcune volte le informazioni provenienti dalla stampa hanno rischiato di compromettere alcune operazioni di mercato. Sula difficoltà di aver gestito la comunicazione, riconosco di essere stato poco presente. L’anno prossimo ci sarà, quindi, molta più comunicazione e sarà molto più presente. La comunicazione sui social media non la posso seguire quotidianamenteQuanto invece al
rapporto con la stampa, ciò che mi irrita di più e che voi riceviate certe informazioni e io invece ne riceva altre. Quindi faremo più conferenze stampa con voi giornalisti”.

GLI ANALYTICS 
“Sulla questione analytics, non è vero che solo su questa base vengono preso le decisioni. Abbiamo, come società, un budget limitato. Il tredicesimo budget della serie B. Con le limitazioni di budget che abbiamo, di conseguenza, dovevamo operare sul mercato in un determinato modo”.