Un sorridente Paolo Zanetti
Un sorridente Paolo Zanetti

Queste le dichiarazioni di mister Paolo Zanetti, allenatore del Venezia FC, al termine della gara vinta in casa contro la Reggiana.
”Oggi abbiamo vinto una partita veramente dura, veramente difficile, e bisogna fare i complimenti anche alla Reggiana, perché è venuta a fare una partita importante: ci chiudeva gli spazi, è stata molto aggressiva, e si ripartiva in velocità, con un cammino che, nel girone di ritorno, è degno delle prime squadre in graduatoria, ed oggi si è visto. Abbiamo visto un’altra squadra, che difendeva bene, concedeva poco e ripartiva con qualità. L’approccio nostro non è stato eccezionale, siamo andati sotto e dopodiché abbiamo cominciato a macinare il nostro gioco, e siamo diventati padroni del campo per tutto il resto della partita fino agli ultimi cinque minuti, quando abbiamo avuto un po’ paura di vincerla, perché chiaramente ci può stare, poi tanti giocatori avevano speso tantissimo già ad Empoli, dove la gara è stata molto provante per noi, dal punto di vista sia fisico che psicologico, quindi siamo un po’ calati, ma nella parte centrale abbiamo fatto noi la partita, ed è stata una gara di qualità, prendendo anche due traverse”.
Il fatto di giocare a specchio com gli avversari è stata una situazione già decisa oppure dettata dal riposo precauzionale dai Taugourdeau?
”Diciamo che è un modo di giocare che noi, spesso, abbiamo adottato, quindi ce lo abbiamo nel dna. Poi certo, abbiamo avuto questo fulmine a ciel sereno che è stato l’assenza del nostro regista, per tacere del fatto che non avendo più neanche Vacca e con Dezi che non giocava da tanto tempo, la scelta è avvenuta con un cambiamento tattico, però io credo che possiamo sostenere bene che quello che è mancato oggi sia un po’ di attenzione, di aggressività in alcuni dettagli, dati probabilmente da un po’ di peso che ci siamo portati dietro dall’ultima partita. Poi, quando ci siamo sciolti, credo che si sia visto un Venezia importante, a centrocampo”.
Maleh che ha giocato come centrale sinistro ha giocato con grande spessore.
”Sì, assolutamente, per questo sono abbastanza tranquillo quando giochiamo a due. Poi è normale che, quando andiamo in campo con quattro attaccanti, i centrocampisti un po’ soffrano, ma con lui e Fiordilino, che hanno capacità di corsa e di interdizione, abbinate a buona qualità, la cosa mi fa stare molto tranquillo. Riusciamo a supportare quindi quattro attaccanti nonché a dimostrare che con questo sistema di gioco siamo sì un po’ meno equilibrati, perché concediamo qualche cosa in più, però penso che preoccupiamo anche gli avversari, perché oggi abbiamo messo in campo dei giocatori di livello, inoltre Johnsen quando è entrato ha fatto la differenza in occasione del goal”.
Per l’ennesima volta cambi azzeccati.
”Sono sempre i ragazzi che mi fanno ragione sui cambi. Io cerco di fare certi ragionamenti e di tenermi comunque delle armi per fare la partita, poi dopo sta a loro prepararsi bene, mettere in campo quello che sanno fare. Johnsen sa spaccare le partite quando ci son9 spazi, è un giocatore che fa male, come Di Mariano, quindi ho fatto questa scelta di non partire con entrambi per mantenermi un cambio di questo tipo”.