Grazia Trentin
Grazia Trentin

Questa mattina Grazia Trentin, Head of Women del Venezia FC Femminile, ha presentato in videoconferenza il progetto legato alla nuova squadra femminile di Venezia. 

Il progetto

“La mia scelta di questo progetto è nata dall’incontro con il dirigente del nostro Club, e riguarda dei valori comuni che sono alla base, appunto, della mia scelta: quella di intraprendere questo progetto che ritengo sarà un progetto a medio-lungo termine, e attraverso questi valori sono state fatte tutte le mie scelte, da quando ho iniziato a lavorare a luglio, e il progetto, quest’anno, prevede la partenza con la prima squadra femminile e militerà nel campionato di Serie C. Poi, un campionato juniores con le ragazze Under 19 e poi il settore giovanile. Per quanto riguarda il progetto tecnico, le mie scelte sono state basate chiaramente su tutto quello che concerne il mio passato, prima da calciatrice, poi da allenatrice, e hanno individuato uno staff di competenza con l’allenatrice della prima squadra: Fabiana Comin, che è un profilo diciamo molto noto nel calcio femminile perché è stata portiere della nazionale, inoltre ha già allenato in categorie nazionali; quindi la prima scelta è andata su di lei. Ma tutti gli altri componenti dello staff sono comunque profili specializzati, nel senso che hanno competenze tecniche con patentino UEFA B, perché ritengo che comunque, inserire in un contesto di sviluppo di calcio femminile profili di questo tipo, sia assolutamente necessario, e ci tengo anche a dire che il nostro progetto tecnico crede molto nelle giovani. Quanto alla rosa della prima squadra,  è costituita attualmente da 23 giocatrici, poi a regime dovrebbe assestarsi proprio a 23. Molte sono giovani, più della metà sono nate dal 2000 in avanti. L’idea è di avvicinarsi a quella che è l’immagine della prima squadra maschile, cioè di costruire una squadra a caratura internazionale. Penso infatti che questa eterogeneità sia motivo di crescita per tutto il gruppo. Tra qualche settimana inizierà il campionato di Serie C e domenica scorsa abbiamo avuto la prima partita ufficiale con le ultime gare di Coppa che, diciamo chiaramente, a noi servono più che altro per creare un’amalgama”.

Obiettivi

“Circa la prima squadra, l’obiettivo è raggiungere il più velocemente possibile la salvezza in serie C; poi, chiaramente, c’è desiderio e volontà di arrivare là in cima, tuttavia, lo dico per esperienza personale, questo è comunque un risultato  impegnativo rispetto ad anni precedenti, poiché comunque tutte le altre società si sono rinforzate, e il mio pensiero è che questo per noi è l’anno zero. Perché, come ho visto nelle sedute di allenamento, il nostro è un gruppo coeso ma è un work in progress, quindi chiaramente ogni settimana ci porterà a perfezionare anche l’aspetto tecnico, oltre che psicologico, perché in base al mio punto di vista non diamo nulla per scontato”.

Le giocatrici straniere

“Ne stanno arrivando, sì. Voi chiaramente sapete che il tesseramento delle straniere è un pochino più macchinoso, quindi sto lavorando per questo. Ma presto ne arriveranno altre 3-4”

Le altre squadre: quelle più ostiche

“Anche qui parlo per esperienza personale. Io vengo dal Trentino Alto Adige, la cui compagine è arrivata seconda nel campionato. Loro sono una squadra che sarà sicuramente ostica, però non nascondo che ci sono anche altri Club come Bologna e Vicenza, oltre ad altri Club che non conosciamo ma, proprio per questo, che sono sempre un’incognita; per cui la prendiamo con le pinze ogni partita. Poi ovviamente da parte nostra ci sarà il massimo impegno ma siamo consapevoli che ci sono delle squadre ostiche”.

La forte presenza femminile nello staff

“Partiamo dal presupposto che, a parer mio, in uno staff è importante l’equilibrio, quindi dovresti avere entrambe le figure. Nel momento però che stiamo vivendo, in cui in Italia c’è un forte sviluppo del calcio femminile, credo che sia importante dare spazio alla competenza, perché ci dev’essere competenza. Spesso viene chiesto alle giocatrici se preferiscano avere un allenatore uomo o donna, ma scelgono sempre la terza opzione, ovvero non è importante se il tecnico sia maschio o femmina, ma conta il fatto che sia competente”.