Amos Luzzatto in un incontro con il Patriarca Moraglia

Venezia in lutto, è morto il professor Amos Luzzatto. Aveva 92 anni. E’ stato scrittore, medico, docente universitario e studioso della cultura ebraica. Per ungo tempo, dal 1998 al 2006, fu presidente dell’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane. Unanime il cordoglio del mondo della politica e della cultura, nonché dei vertici ecclesiastici.

Per il governatore Luca Zaia, “con la scomparsa di Amos Luzzatto perdiamo uno dei più grandi testimoni del nostro tempo che ha vissuto uno dei momenti più atroci della nostra storia ma che, fortunatamente, è riuscito a contribuire in prima persona alla ricostruzione di una società basata sulla cultura del rispetto”. “Il Veneto era la sua casa – continua il Presidente – in quella Venezia in cui, ponte tra occidente e oriente, ha sempre avuto un ruolo determinante la Comunità ebraica. Quella stessa comunità che in tempi più recenti lo ebbe alla guida. La sua scomparsa lascia un vuoto nella nostra società e merita di essere sempre ricordato il suo impegno, soprattutto in un periodo storico come questo, in cui c’è qualcuno ai margini della società civile che rivendica ideologie di odio che pensavamo consegnate ai fantasmi del passato. Esprimo la vicinanza mia e dei Veneti ai famigliari e a tutta la Comunità Ebraica”.

Anche il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, ha voluto esprimere il suo cordoglio alla comunità ebraica di Venezia, inviato una lettera di condoglianze e vicinanza al suo presidente Paolo Gnignati. “Ho appreso con dolore della morte del Professor Amos Luzzatto – scrive il Patriarca -. Conservo di lui la viva impressione di una figura davvero rilevante e autorevole sotto l’aspetto civile, culturale e religioso così da essere universalmente ascoltata, stimata ed apprezzata. Se le vicende terribili del secolo scorso ne avevano segnato l’esistenza, il Professor Luzzatto ha saputo con forza e saggezza “segnare” Lui stesso la storia e la vita non solo della Comunità ebraica veneziana e di quella italiana – che ha guidato dal 1998 al 2006 – ma anche della città di Venezia e dell’intero Paese. Il ricordo della sua luminosa figura rimarrà costante invito e riferimento autorevole per costruire e percorrere una convivenza sociale fatta di giustizia, verità e pace. A Lui la pace dei giusti”.