Mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC,in conferenza stampa - foto Notizieplus
Mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC,in conferenza stampa - foto Notizieplus

Le dichiarazioni di mister Paolo Vanoli, allenatore del Venezia FC, rilasciate in videoconferenza alla vigilia del match in casa contro la Sampdoria.
Innanzitutto, il tecnico lagunare, tramite il medico sociale, ha riferito delle condizioni di Idzes e Jajalo: “Devo dare una brutta e una bella notizia:  Idzes, come sapete, non ha avuto un infortunio sportivo. Aver fatto la diagnosi subito ci ha consentito di affrontare un percorso terapeutico rapido e corretto. Ora sono in corso gli ultimi step , dagli esiti di una per farlo tornare in gruppo. La settimana prossima ci saranno esami in tal senso. Si tratta di un tema delicato, ci stiamo appoggiando ad angiologi ed ematologi, consulenti esterni. La cattiva notizia riguarda Jajalo: nell’ultima settimana risonanza magnetica al ginocchio sinistro, è emersa una sofferenza meniscale, e da un consulto con uno specialista abbiamo optato per un approccio conservativo. Per tre settimana il giocatore lavorerà in disparte per recuperare”.
Fatte queste premesse, il tecnico lagunare è passato ad analizzare la situazione della squadra e il prossimo match, rispondendo alle domande dei cronisti.
Mister Vanoli, innanzitutto: Lei ha detto che uno dei vostri principali problemi è quello di subire troppi goal da palle inattive. Ci avete lavorato in settimana?
“Effettivamente, sul tema delle palle inattive, il punto sta nel dover ritrovare la concentrazione, e non è questione di disporsi in campo a zona o a uomo. Ricorderò sempre il Milan di Ancelotti: prendeva tante reti a zona e poi, passando alle marcature a uomo, ne subiva altrettanti. Ci sono pregi e difetti di entrambe le situazioni, insomma”. 
Che tipo di squadra è la Sampdoria, a prescindere dalla posizione in classifica?
“Sta facendo un ottimo cammino, come ha dimostrato nel finale di stagione, la sua è un’identità ritrovata che ha portato a risultati concreti. Ma il Venezia deve guardare a sé  stesso. Abbiamo chiuso l’anno con 35 2023 punti, adesso, in questo primo incontro del 2024, dobbiamo scendere in campo per fare il massimo risultato”.
Si è confrontato con il Direttore Antonelli per quanto riguarda il calciomercato?
“La cosa bella è il rapporto quotidiano che abbiamo io e il direttore. Io, l’ho detto più volte, ho firmato un contratto perché dobbiamo ristrutturare questa società. Una società come il Venezia deve essere sempre attenta alle occasioni del mercato. Ma non dimentichiamoci che questa non è la squadra dell’anno scorso: abbiamo costruito un gruppo e una forza, per me non è mai stato un capitolo aperto e sono contento di poter continuare con questi ragazzi. Dipende dalla società che tipo di sforzo vuole fare. Quel che è certo è che chi arriva deve dare qualche cosa in più. Vorrei che, indipendentemente da questa cosa, rientrando Jajalo e Svoboda e, sono sicuro, anche Idzes, si possa addirittura dire di essere in esubero.  Ripeto: siamo concentrati su noi stessi e il campionato, vogliamo veder migliorare questi ragazzi. Da domani inizia una pagina vuota. In questa settimana abbiamo messo benzina”.
Svoboda quindi è pronto per essere titolare?
“Titolare non è nessuno. Lui deve essere pronto per giocare, questo sì. Mi fa piacere che abbia fame, lo deve dimostrare in settimana, così come la determinazione di recuperare quello che ha perso.  Contro la Sampdoria dovremo giocare con intelligenza”.
Com’è il morale dei ragazzi, dopo quest’ultimo periodo di flessione?
“Io non lo vedo come un periodo negativo, ma di crescita, quello della seconda fase del girone di andata. Momenti che bisogna saper passare con grande intelligenza.Abbiamo fatto molta fatica, sia fisica che mentale. Le cose bisogna saperle vivere. Nella seconda parte di B, sia le squadre sotto, ma specie quelle sopra, sono molto attive sul mercato. Si sono ulteriormente rinforzate, tutte quante. Ho imparato che cn il lavoro si può arrivare lontano”.
Tornando a Svoboda: il recupero del giocatore potrebbe indurla a reimpostare la difesa a 3?
“A Me piace molto questa squadra, perché può fare tante cose. Le può fare bene, può giocare con un centrocampo a 3 , a 5, si può diventare maggiormente offensivi, abbiamo molti attaccanti. Quanto ai singoli: Olivieri contiamo che possa darci una mano, aspettiamo Pohjanpalo, ma anche Gytkjaer si è dimostrato importantissimo. A prescindere dal sistema di gioco, è l’interpretazione di gioco che cambia. Quando scelgo dei giocatori è perché so che cosa possono dare. Per quanto riguarda Olivieri gli ho detto che è un anno importante per lui, ma deve dare continuità. A volte il giovane calciatore è portato a dire: “se non gioco non cresco”. Non è vero: bisogna saper soffrire e sapersi conquistare qualche cosa”.
E a proposito di Pohjanpalo?
“Joel ha iniziato  lavorare con continuità. E’ sempre così il calcio: io Pohjanpalo l’ho lasciato tranquillo perché è umano che, involontariamente, tralasci qualche cosa. Già da un po’ di tempo aveva problemi di fascite plantare. Comunque, senza nulla togliere all’importanza di Joel, va detto che alla prima parte di stagione siamo giunti secondi in classifica, pur senza l’apporto di un giocatore importante come lui. Ho molta soddisfazione per come stiamo lavorando e stiamo crescendo. I giocatori hanno le capacità per migliorare”.
Mister Vanoli, lei è fiero di aver riportato tanta gente allo stadio?
“E’ una cosa che, l’ho detto fin dall’inizio, mi rende veramente orgoglioso. Per arrivare là sopra, la spinta del nostro pubblico è importante, il pubblico è il 12esimo uomo in campo che deve intimorire l’avversario. Noi dobbiamo trascinare tutto questo e lo stiamo facendo.
A proposito: ci tengo a dire una cosa: chiedo scusa per i tifosi venuto a vederci alla BayArena contro il Bayer Leverkusen, che ringrazio per il supporto dato. Se non li abbiamo salutati è perché il settore, lo spicchio di stadio nel quale si trovavano, noi non siamo riusciti a vederlo. Anche noi dobbiamo migliorare, come club, a livello organizzativo. Se ci sono tifosi al nostro seguito, dobbiamo salutarli. Non è nel mio e nemmeno nel costume del club quello di non salutare i tifosi. Ma come in tutte le cose che succedono, bisogna migliorarsi, ripeto”.