Vertice in Prefettura ieri per un piano di sicurezza sui luoghi di lavoro dopo le ultime morti e i feriti gravi nelle aziende trevigiane. Un incontro della Conferenza provinciale permanente per un’analisi della sicurezza nei luoghi produttivi. Il Prefetto ha voluto riunire attorno al tavolo gli attori istituzionali e del mondo dell’impresa (tra cui forze sociali, forze dell’ordine, associazioni di categoria), e concentrare l’attenzione sulle piccole aziende, le imprese di medie dimensioni e la maggiore difficoltà, da parte di queste, nel rispettare le normative.

Nel corso dell’incontro sono stati esaminati i dati forniti dallo Spisal, che per l’anno 2018 prevede una intensificazione quantitativa dell’attività di prevenzione e di controllo rispetto a quella svolta nel 2017, così come illustrato dalla Prefettura, con la richiesta esplicita di elevazione degli standard qualitativi. Si è preso atto dell’esigenza di concentrare maggiori sforzi di azione con riferimento a quelle aziende e a quei lavoratori che, per la particolare natura dell’attività, dell’assetto dimensionale dell’azienda e della durata dei lavori, risultano maggiormente esposti al rischio di infortunio. Il problema, hanno evidenziato categorie e sindacati, è proprio quello di intercettare le realtà di piccole dimensioni che non sono iscritte ad alcuna associazione. Ieri si è deciso di investire sulla formazione nei luoghi di lavoro e nelle scuole.

Tutte le situazioni di maggiore rischio saranno “mappate”, e le informazioni condivise tra le varie istituzioni. Gli strumenti volti a realizzare azioni di prevenzione e di controllo saranno potenziati e le associazioni di categoria continueranno a fornire un’insostituibile azione di supporto alle imprese sulla corretta applicazione della normativa, sottolinea ancora la Prefettura, perché è ormai piena la consapevolezza che la sicurezza non è un costo ma un valore aggiunto di garanzia per l’intera società. Il Prefetto ha proposto, nel rispetto dei ruoli e delle competenze assegnante normativamente ai vari uffici, di aggiornare periodicamente la Conferenza provinciale, atteso che un tema così delicato merita sicuramente un monitoraggio costante.