Il 9 maggio al via gli incontri dedicati agli over 55 insieme agli Enti del Terzo Settore territoriali. Franceschini (CSV): “Anziani più attivi per migliorare non solo la loro qualità della vita e delle loro famiglie, ma il benessere della collettività”

Incentivare l’invecchiamento attivo e la cultura del Volontariato, combattendo i fenomeni di marginalità e fragilità, per una maggiore inclusione sociale dei cittadini in fase di pensionamento o pensionati, veri protagonisti nella costituzione di comunità più solidali e vicine al prossimo. Questo l’obiettivo del nuovo progetto “Attivo il mio tempo: un pensionamento generAt(t)ivo”, promosso da CSV Belluno Treviso con i Coordinamenti del Volontariato e le Associazioni del territorio trevigiano e di quello bellunese. Ai nastri di partenza, da lunedì 9 maggio, le prime attività in calendario per quello che sarà un ciclo di 10 incontri pubblici dedicati nell’ambito della co-progettazione finanziata dalla Regione del Veneto e realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio Treviso-Belluno e le Organizzazioni Sindacali Cgil, Cisl e Uil delle due province.

Le iniziative, coordinate dal CSV Belluno Treviso nell’ambito di un programma di appuntamenti che si svolgeranno tutto l’anno con il coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore territoriali, si rivolgono in particolare agli over 55, a chi è già in pensione o è prossimo al pensionamento. Il progetto, attivo nelle province di Treviso e Belluno, mira a promuovere la cittadinanza attiva, formare nuovi volontari e avviare nuove esperienze per promuovere opportunità di relazione sociale, apprendimento intergenerazionale, e partecipazione delle persone che invecchiano, arricchendo di nuova linfa le Associazioni.

Con il progetto “Attivo il mio tempo” le persone potranno conoscere le realtà associative del proprio territorio attraverso l’esperienza di chi è già volontario e scoprire cosa poter fare, accedere a uno sportello di orientamento dedicato, partecipare ad attività formative specifiche per diventare volontari, come quelle proposte da Università del Volontariato. Una volta prescelto uno tra i diversi ambiti operativi – anziani, disabili, minori, ambiente, povertà – il percorso prevede poi l’ingresso in un’Associazione di Volontariato per entrare o tornare a far parte di una delle tante realtà sociali del proprio territorio, aiutare chi è più in difficoltà rimanendo attivi e continuando a mettere a frutto le proprie passioni e abilità.

“La pandemia ha evidenziato quanto sia importante il ruolo e la qualità della vita delle generazioni più anziane per la coesione e la tenuta del nostro sistema sociale – afferma Alberto Franceschini, Presidente del CSV Belluno Treviso –. E il progressivo invecchiamento della popolazione ci pone davanti a sfide che vanno affrontate con urgenza e in sinergia con tutti gli attori nel territorio. Avere anziani più attivi, indipendenti e autonomi significa migliorare non solo la loro qualità della vita e delle loro famiglie, ma il benessere della collettività. In quest’ottica stiamo lavorando a uno sviluppo della progettualità di rete che coinvolga anche le imprese con l’avvio di un percorso partecipato che premi la fuoriuscita dall’azienda delle persone over 55 attraverso un meccanismo di formazione alla preparazione al pensionamento”.