“In questi giorni di quattro anni fa, la Montagna veneta fu investita dalla peggior calamità naturale di sempre. La tempesta Vaia distrusse interi territori, gli alberi caddero a migliaia come bastoncini dello shangai. La gente di montagna, i veneti, l’Italia, capirono che eravamo di fronte a una tragedia violenta, imprevedibile, devastante. Ricordo con orgoglio che, dopo un breve sgomento, scattò la reazione: la Regione, gli Enti Locali, la Protezione Civile regionale, i Vigili del Fuoco migliaia di volontari, semplici cittadini con le lacrime agli occhi e la pala in mano per ricominciare. Oggi possiamo dire che ce l’abbiamo fatta, anche se c’è ancora da lavorare per completare quello che non esito a definire un miracolo di rinascita”.
Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto ricorda il quarto anniversario dell’inizio della tempesta che sconvolse le montagne del Veneto, dalle Dolomiti bellunesi all’Altopiano di Asiago.
Esattamente il 29 ottobre 2018 la tempesta Vaia si abbattè con violenza mai vista sulla montagna bellunese e vicentina, spazzando via una superficie boschiva pari a 70 mila campi di calcio, più di 15 milioni di alberi. I danni causati da venti anche a 200 chilometri all’ora furono valutati in 3 miliardi di euro. Case e infrastrutture crollate, strade interrotte, ospedali isolati, scuole e ferrovie chiuse, paesi senza elettricità e telefonia, laghi interrati, meraviglie della natura come i Serrai di Sottoguda distrutti. La tragedia causò anche la morte di tre persone.
“Il Veneto – dice Zaia – non si è pianto addosso e ha ricostruito in fretta, intraprendendo un Piano da oltre 2.200 cantieri per circa un miliardo, con le opere simbolo della ricostruzione dei Serrai di Sottoguda e della sistemazione del lago di Alleghe. Altri 360 cantieri sono partiti o stanno per farlo. E non ci fermeremo fino a che l’ultima foglia non sarà tornata a posto”.
I primi interventi e la ricostruzione sono stati gestiti in primis dallo stesso Luca Zaia, nella veste di Commissario ad acta, poi grazie al lavoro del Commissario Ugo Soragni che gli è succeduto, infine, nel gennaio 2022, con il Decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile, che ha individuato la Regione come Amministrazione competente per la gestione ordinaria e la prosecuzione degli interventi.
Alla data di conclusione della gestione commissariale, a fine 2021, l’importo complessivo degli interventi di ricostruzione, ripristino e aumento della risposta del territorio ad eventuali future calamità programmati e finanziati nel triennio 2019-2021, assomma a quasi 920 milioni di euro.
“Sono lavori sui quali abbiamo investito molto, perché l’incolumità umana viene prima di tutto – conclude il Governatore – e perché, se un’altra catastrofecome Vaia dovesse ricapitare non possiamo farci trovare impreparati”.