Giuseppe Dal Ben illustra i dati durante la conferenza stampa
Giuseppe Dal Ben illustra i dati durante la conferenza stampa

A scuola 17 casi Covid, 16 istituti coinvolti, una sola classe in quarantena e nessun focolaio internoPositivi 13 alunni e 3 operatori scolastici dislocati in altrettanti complessi scolastici. A questi si somma un unico ulteriore contatto positivo individuato con l’indagine epidemiologica, per un totale di 17 soggetti positivi. Una quarantina, tra studenti e insegnanti, sono al momento sottoposti a quarantena, tra questi una sola intera classe.

La fotografia scattata oggi dalla massa di tamponi naso faringei che l’Ulss 3 Serenissima ha effettuato sugli studenti sintomatici e sui contatti dei positivi individuati dalle relative indagini epidemiologiche, è stata oggetto questa mattina del consueto punto stampa con i giornalisti. Al momento i 17 casi emersi non hanno dato vita ad alcun focolaio scolastico interno. In via cautelare, una sola classe è stata messa in quarantena dopo le analisi epidemiologiche dei contatti stretti completate dal Servizio di igiene e sanità pubblica.

Sui 97.870 alunni e studenti dei 175 istituti complessivi di ogni ordine e grado presenti nel territorio dell’Azienda sanitaria, dall’avvio dell’anno scolastico sono stati effettuati 1.670 tamponi su soggetti sintomatici. Sono 317 gli esami somministrati ai bambini fino ai due anni, 679 dai tre ai cinque anni, 424 dai sei ai dieci anni, 129 dagli undici ai tredici e 121 dai quattordici ai diciotto.

“Fino ad ora i numeri dei positivi sono molto contenuti – ha detto il direttore generale Giuseppe Dal Ben -, anche se frequenza della sintomatologia tra gli studenti ha portato all’effettuazione di una quantità importante di tamponi. La Scuola sta condividendo con noi un lavoro molto attento e responsabile, soprattutto per quanto riguarda il rispetto delle regole di igiene, distanziamento e protezione individuale”.

Alle due istituzioni, quella scolastica e quella sanitaria, si affianca soprattutto il ruolo dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, che sulla base della loro esperienza possono prescrivere o meno il tampone al primo sintomo di malessere del bambino. È loro, infatti, il compito di distinguere la presenza di un banale raffreddamento dal sospetto di un’infezione da Coronavirus, sulla quale è necessario indagare.

“Delicata e decisiva, subito dopo, è l’indagine epidemiologica del Sisp, che scatta di default all’arrivo della positività del tampone – ha ricordato Dal Ben -. Per questo non è automatico che tutta la classe dell’alunno o dell’insegnante positivo venga posta in quarantena. Sta proprio in capo ai nostri specialisti dell’Igiene pubblica l’analisi puntuale attorno al caso indice, per individuare i suoi contatti stretti. La possibilità di evitare la quarantena a tutti i compagni di classe è un merito che va anche alle scuole: si stanno dimostrando garanti delle precauzioni anti contagio che abbiamo suggerito loro”.

I nidi e le materne, ad esempio, utilizzano modalità di lavoro per piccoli gruppi, e questo permette di tenere lontani i contagi e di esplorare in maniera efficace la presenza di eventuali contatti stretti, scolastici, dei bimbi e dei maestri. Alle superiori, invece, vale anche il ferreo distanziamento in classe, come la lontananza, oltre la cattedra, dei professori dagli studenti. Gli incontri settimanali tra il Team scuola Covid dell’Ulss 3 e i referenti Covid delle scuole aiuta poi a dipanare ulteriori dubbi e richieste specifiche dei genitori e degli istituti.

Anche se la quarantena della classe è posta a discrezione del Sisp in base alla qualità e alla quantità di contatti avvenuta tra compagni di classe e personale docente, i tamponi vengono invece somministrati a tutti gli studenti e agli insegnanti che hanno condiviso l’aula con il positivo. Questi tamponi sono considerati comunque di screening e rappresentano un’ulteriore cautela nell’azione di contrasto al virus.

I tamponi possono essere rapidi (con esito che arriva in quindici minuti), prenotati dal pediatra o dal medico di famiglia, organizzati per classe, effettuati nei drive through aziendali e nelle cinque postazioni Covid dell’Ulss 3 aperte ogni giorno, compresi il sabato e la domenica.