Baby girl in her crib

Mamme attente in gravidanza, minor consumo di alcol e di fumo, allattamento al seno sopra la media nazionale, attenzione alla Sicurezza del bimbo a casa e in auto. È una fotografia dello spaccato emerso dal “Sistema di Sorveglianza 0-2 anni sui principali determinanti di salute del bambino”, promosso dal Ministero della Salute e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), che monitora indicatori chiave per la programmazione sanitaria del percorso nascita e la salute del bambino nei primi 1000 giorni di vita.

Fotografia della salute dei nostri bambini

“La nostra salute si costruisce da ancor prima di nascere. È un percorso lungo, che parte dalla presa in carico della donna pre concepimento, continua con l’attenzione nel periodo della gravidanza e prosegue con la presa in carico del nuovo nato. Una serie di azioni e di attenzioni che aiutano a garantire che il nuovo individuo cresca in modo sano e armonico. E’ in questa prima epoca della vita i genitori, operatori sanitari e decisori politici possono investire sul capitale di salute presente e futuro dell’individuo e dell’intera comunità, mettendo in atto azioni di provata efficacia oggetto della rilevazione, quali l’assunzione di acido folico, l’astensione da fumo di tabacco e alcolici durante la gestazione e l’allattamento, l’adesione all’offerta vaccinale, l’allattamento, la posizione corretta in culla, la protezione dall’esposizione agli schermi e la lettura precoce in famiglia”, sottolinea l’assessore regionale alla Sanità e Politiche Sociali del Veneto commentando la seconda edizione di tale Sorveglianza. Un lavoro che ha coinvolto complessivamente 35.550 mamme con la partecipazione di 18 regioni, inclusa la Regione del Veneto con un campione regionale di 1.768 mamme reclutate presso i Centri Vaccinali, con un alto tasso di adesione del 96.6%, in linea con quello nazionale.

I dati veneti

Per quanto riguarda i dati veneti, poco più del 40% delle mamme che hanno risposto ai quesiti, aveva dai 35 anni anni in su (44.0%) e circa 1 su 10 era di cittadinanza straniera (11.4%), in linea con la media nazionale. Rispetto alla media nazionale, era più bassa la quota di mamme con titolo che non va oltre la licenza media (9.3% vs. 14.7%) e minore la percentuale di chi riferiva difficoltà economiche (27.4% 34.5%). Il 57,4% era primipara, con dato simile alla media nazionale (54.2%), e di queste il 77,9% aveva partecipato a un Corso di Accompagnamento alla Nascita, con una quota maggiore della media nazionale (61.2%).