Gli alimenti fermentati favoriscono la digestione, garantiscono il buon funzionamento dell’apparato digerente e aiutano a rinforzare il sistema immunitario. Essi, infatti, incrementano naturalmente il numero di batteri “buoni” e regolarizzano l’intestino.

Inoltre, questi cibi fermentati tendono a conservarsi più a lungo e favoriscono l’assorbimento della vitamina B12, indispensabile per garantire le corrette funzionalità di fegato e cervello.

Alimenti fermentati: cosa sono e quali sono i benefici

Esistono oltre tremilacinquecento alimenti fermentati come yogurt, pane, kefir e crauti. Parliamo di prodotti facili da conservare, che rinforzano la flora intestinale e che in molti casi contengono anche lieviti o funghi.

Questi cibi hanno molte proprietà benefiche: favoriscono la digestione, aiutano a prevenire particolari patologie infiammatorie e contribuiscono a depurare l’organismo. Inoltre, rinforzano il sistema immunitario, aiutano ad espellere scorie e tossine e sono un vero toccasana per l’organismo.

Quali sono e le possibili controindicazioni

L’elenco è davvero vastissimo e include- tra gli altri- yogurt, birra, formaggi, alimenti lievitati, crauti, verdure lattofermentate, formaggi e kefir. Tuttavia, rientrano in questa tipologia anche vino, aceto, miso, olive, cetrioli fermentati e tempeh. La cucina orientale e quella etnica, infatti, sono particolarmente ricche di alimenti fermentati.

Nonostante gli innumerevoli aspetti positivi, è bene non dimenticare che un abuso di cibi fermentati può causare problemi intestinali ed avere spiacevoli controindicazioni. Un eccesso in tal senso, infatti, in alcuni casi può far insorgere malattie autoimmuni e danneggiare la muscolatura e gli organi interni. Parliamo ovviamente di casi limite e poco frequenti: per questo è consigliato prediligere quotidianamente un’alimentazione varia e sana, portando in tavola alimenti fermentati con regolarità e moderazione.