Inaugurazione del nuovo reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa all'Ospedale di Dolo
Inaugurazione del nuovo reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa all'Ospedale di Dolo
All’Ospedale di Dolo un nuovo Reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa è stato inaugurato oggi dall’Assessore Lanzarin e dal DG dell’Ulss 3 Contato.

Nell’Ospedale di Dolo – monoblocco A, ala ovest, quarto piano – opera un nuovo Reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa: lo ha inaugurato nella mattinata odierna l’Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, insieme al Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima, Edgardo Contato.

Complanare al Reparto di Ortopedia, la nuova Medicina Fisica e Riabilitativa di Dolo consta di 10 posti letto di degenza: “La mission di questo nuovo Reparto e dell’équipe che opererà al suo interno – ha spiegato il Primario, Stefano Bargellesi, guidando la visita odierna – è l’assistenza e la cura di coloro che necessitano di progetti riabilitativi individuali, con l’effettuazione e la verifica degli opportuni interventi sanitari di riabilitazione intensiva. In sostanza, garantiremo la presa in carico globale di persone, di tutte le età, che presentino disabilità transitorie o permanenti, al momento di prevalente origine ortopedica o comunque post chirurgica, allo scopo di accompagnarli a raggiungere il massimo livello di autonomia, integrazione sociale e qualità di vita consentiti dalla malattia”.
In questo Reparto di degenza di Medicina Riabilitativa dell’Ospedale di Dolo, ha sottolineato il Primario, gli interventi verranno effettuati in base ad un progetto riabilitativo individuale, che tenga conto delle condizioni cliniche del paziente, del suo potenziale di recupero, dei bisogni e delle preferenze del paziente stesso e dei suoi familiari, nonché delle risorse disponibili. Verranno quindi effettuati interventi terapeutici farmacologici, trattamenti rieducativi rivolti alle menomazioni e disabilità sia motorie che cognitive e alle comorbilità, prescrizioni ed addestramento all’uso di ausili ed interventi educativi-informativi rivolti all’utente, ai familiari o ad altre persone di supporto, nonché attività di informazione e consulenza al Medico di Medicina Generale, al Pediatra di Libera scelta o ad altri Specialisti. Il paziente e la sua famiglia saranno attivamente coinvolti nella realizzazione del progetto riabilitativo.

Le persone accolte, di regola, proverranno direttamente dalla Chirurgia e dall’Ortopedia dell’Ospedale di Dolo, ma se necessario anche dagli altri Ospedali dell’Ulss 3. Potrà ospitare anche utenti residenti del Distretto di Mirano-Dolo provenienti da altre Unità di Medicina Riabilitativa per il completamento del progetto riabilitativo e di curaIn tutti i casi la proposta di ricovero viene redatta da un medico specialista del Dipartimento di Riabilitazione Ospedale-Territorio.
“Il nuovo Reparto, con la sua attività – ha sottolineato il Direttore Generale Edgardo Contato – è al momento l’unico presidio di degenza di riabilitazione intensiva della nostra Ulss 3 Serenissima, che ritrova così un proprio reparto di Medicina Fisica e Riabilitativa dopo che sono passati almeno vent’anni dalla chiusura della Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Ospedale al Mare al Lido di Venezia. Servirà l’ampia popolazione del Distretto di Mirano-Dolo, con i suoi 271mila abitanti, ma è a disposizione dei residenti di tutta l’Azienda sanitaria. Anche con l’apertura di questa attività clinica, che si aggiunge al nuovo Pronto Soccorso e alla nuova Ortopedia recentemente inaugurati, il Presidio ospedaliero di Dolo si pone come nodo fondamentale della rete degli Ospedali dell’Ulss 3, mentre sono già sul tavolo, com’è ampiamente noto, altri ingenti investimenti che stanno portando alla realizzazione di nuovi servizi, in primis la nuova Rianimazione“.
“Questa Unità operativa ospedaliera di cui si dota oggi l’Ospedale di Dolo – ha commentato l’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin – è centrale nella riorganizzazione e nel potenziamento di tutte le attività riabilitative. Secondo le indicazioni della Regione Veneto, infatti, le attività sanitarie di riabilitazione vanno costruite come rete, e come rete vanno organizzate, secondo una articolazione organizzativa dipartimentale. Ecco allora che con l’apertura del nuovo Reparto, si dà sostanza alle indicazioni espresse, e si garantisce in modo completo il coordinamento di tutte le attività di degenza, ambulatoriali e residenziali. Ed ecco che le strutture ospedaliere e territoriali pubbliche, tra cui l’Ospedale di Comunità e l’URT di Noale, affiancate dalle strutture private accreditate, si legano in un rapporto efficace, e insieme supportano, nella presa in carico, l’ambiente socio-familiare di una persona che necessita di cura riabilitativa. È proprio dalla piena integrazione con queste “funzioni” che si potrà realizzare una vera continuità riabilitativa ospedale-territorio, con auspicabili riduzioni anche dei tempi di degenza nei reparti per acuti”.