Servizio n.307731: 5 Ottobre 2011 - palazzo piloni - BELLUNO (Belluno) - palazzo piloni sede provincia di belluno conferenza stampa post giunta provinciale - gianpaolo bottacin presidente della provincia di belluno - - - fotoblcaberlotto

“Si chiude un anno segnato ancora dalla pandemia Covid-19 e siamo ancora in piena emergenza. Ma è stato comunque un anno denso di risultati. Sono oramai ventidue mesi di emergenza e soprattutto per i volontari della Protezione civile regionale, impegnati fin dall’inizio ad affiancare il lavoro della sanità, comincia sentirsi di più ancora la fatica. Per questo ritengo meritino un doppio ringraziamento per l’opera che portano avanti ogni giorno: i dati ci dicono che è come se avessero regalato 380.000 giornate di lavoro dall’inizio dell’emergenza. Ma il Coronavirus non ha fermato neanche il numero straordinario di cantieri a difesa del suolo, ma nemmeno il continuo progresso del Veneto in campo ambientale, consolidando le sue posizioni a cominciare da quella che detiene come prima regione per l’efficienza della raccolta differenziata. Gratitudine, quindi, va espressa a tutti i cittadini per questa sensibilità e capacità”.

Con queste parole, oggi a Belluno, l’assessore all’Ambiente, al Dissesto idrogeologico e alla Protezione civile della Regione del Veneto, Gianpaolo Bottacin, ha presentato alla stampa l’attività e i risultati raggiunti dai suoi referati nell’anno che va a concludersi. Un’occasione per guardare anche alle sfide imminenti.

“Concludiamo un anno impegnativo – aggiunge Bottacin – ma denso di risultati come quello ottenuto riguardo al deflusso ecologico. È stato concluso, infatti, un accordo con l’Autorità di Bacino per un’applicazione graduale delle nuove modalità e anche perché ci sia la possibilità di rivedere il bilancio idrico dei vari fiumi della regione. Questo ha scongiurato che con il nuovo anno i laghi di montagna si svuotassero e si ampliassero i problemi per il mondo agricolo, il comparto turistico”.

“Sui risultati raggiunti – prosegue ancora l’Assessore – abbiamo le basi per raggiungere nuovi e ulteriori traguardi. Penso ad esempio alla sfida che ci attende nel campo dell’energia. Già con l’inizio del 2022 i produttori di energia idroelettrica, sulla base alla legge regionale che è stata approvata, dovranno cedere gratuitamente 220 kilowattora per ogni kilowatt di potenza in concessione o il corrispettivo in termini economici. Stiamo parlando di diversi milioni di euro che saranno saranno gestiti con ricadute nei territori in cui l’energia viene prodotta, in accordo con le province o la città metropolitana.  Una svolta epocale perché a beneficiarne saranno prevalentemente alcuni ambiti come i servizi sociosanitari, educativi e scolastici, ambientali e di Protezione civile”.

Di seguito, una sintesi dei risultati illustrati oggi dall’Assessore Bottacin.

 

DISSESTO IDROGEOLOGICO

Nelle materie collegate alla Difesa del suolo e della costa sono continuati sia gli interventi previsti dai programmi annuali delle strutture territoriali del Geni Civili e dei Servizi forestali (che pianificano lavori per circa 40 milioni di euro l’anno nell’ordinarietà) sia gli interventi straordinari, collegati a progettazioni nell’ambito delle diverse attività commissariali. Tra gestione diretta o in coordinamento con altri enti, si tratta di 2.221 cantieri, avviati negli ultimi due anni per un valore complessivo di quasi 700 milioni di euro. Per quanto riguarda le attività di ripristino e mitigazione del rischio idrogeologico svolte nell’ambito delle attività Commissariali (tempesta VAIA), nel 2021 sono stati avviati dai soggetti attuatori 396 interventi in Veneto (per un importo di 261 milioni di euro). Vanno registrati anche 46 interventi dei Servizi forestali relativi a opere idrauliche e di gestione del patrimonio silvo pastorale (per 33 milioni di euro) e 17 del Genio Civile (per 23 in Veneto). A tali dati vanno inoltre aggiunti i lavori svolti tramite enti strumentali e società partecipate della Regione per un totale di 70 milioni di euro relativi a 35 interventi.

Per quanto riguarda i bacini di laminazione, nell’anno che va a concludersi, si è giunti praticamente alla conclusione del bacino di Trissino di Monte sul fiume Agno-Guà (22,7 milioni il valore dell’intervento) e al 40% per quello di Trissino di Valle (20milionidiintervento). Anche quello di San Lorenzo nei comuni veronesi di Soave e San Bonifacio (opera da 5,9 milioni di euro) è prossimo alla conclusione mentre si è raggiunto l’80% di quello sul Bacchiglione a monte di Viale Diaz a Vicenza (18,75milioni di euro è il valore dell’intervento) e al 70% il primo lotto funzionale di quello sul Muson, nei comuni di Fonte e Riese Pio X nel Trevigiano (valore 18,6 milioni di euro).

 

PROTEZIONE CIVILE

Nel corso del 2021, il territorio regionale è stato colpito da numerosi eventi meteo avversi che hanno portato alla dichiarazione di ben 13 Stati di Crisi da parte del Presidente della Giunta Regionale, di cui 8 hanno interessato anche il Bellunese.

Nel corso del 2021, inoltre, è stata determinante l’attività della Protezione Civile nell’ambito dell’emergenza Covid-19 per il supporto al sistema sanitario e alla popolazione veneta. Il volontariato, in questa fase si è impegnato per l’operatività dei centri vaccinali, garantendo da fine marzo la propria presenza con oltre 110mila giornate uomo (380mila dall’inizio della pandemia, oltre 3 milioni di valore se fossero retribuite). Allo scopo di sostenere le organizzazioni di volontariato di protezione civile coinvolte, la Giunta ha deliberato un ulteriore contributo di 1 milione di euro (tratti dalla raccolta di fondi del conto corrente “Sostegno emergenza Coronavirus”), ad integrazione degli oltre 2,5 milioni già stanziati lo scorso anno.

Ai contributi per il supporto logistico al Covid-19 si sommano ulteriori interventi economici della Giunta, per le attività generali delle associazioni di Protezione Civile. In tutto l’anno sono stati erogati complessivamente oltre 2,7 milioni di euro di contributi.

A seguito dell’entrata in vigore del D.lgs. 1/2018, Codice della Protezione Civile, e della necessità di aggiornamento della normativa regionale in materia, la Giunta Regionale con DGR/DDL 10/21 ha adottato e trasmesso al Consiglio Regionale il testo del disegno di legge di iniziativa della Giunta Regionale “Disciplina delle attività di protezione civile”.  La proposta di legge, approvata dalla Commissione competente senza voti contrari, sarà nelle prossime settimane al vaglio del Consiglio regionale.

 

AMBIENTE

È stato approvato un pacchetto di misure straordinarie per la qualità dell’aria e aggiornamento del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera che vanno, proseguendo sulla via di quelle già messe in atto dalla Regione Veneto ulteriori riscontri alla sentenza del 10 novembre 2020 della Corte di Giustizia europea, con la quale lo Stato Italiano è stato condannato per la violazione delle disposizioni della direttiva sulla qualità dell’aria. In particolare, il provvedimento ha individuato una serie di misure finalizzate all’ulteriore riduzione delle emissioni. È stata avviata, inoltre, la procedura di aggiornamento del Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera, avvalendosi del supporto dell’ARPAV. Superano il miliardo di euro gli impegni assunti dalla Giunta negli ultimi anni per dare senso alle oltre settanta misure previste in tale piano. Come azione specifica a sostegno della mobilità sostenibile e della riduzione delle emissioni anche per il 2021 è stata confermato il bando per la rottamazione di veicoli inquinanti e sostituzione con altri mezzi a basso impatto ambientale di nuova immatricolazione dedicato alle persone fisiche. In questo ambito il bando ha previsto incentivi economici di importo variabile da 3.500 a 8.000 euro. Con successivi provvedimenti lo stanziamento iniziale di 5 milioni è stato portato a 13.409.000 euro.

Con specifica delibera, la Giunta ha avviato anche la procedura di aggiornamento del Piano regionale di gestione rifiuti, approvato dal Consiglio regionale, individuando le linee strategiche e incaricando ARPAV di fornire il necessario supporto tecnico-scientifico. La proposta è stata adottata, avviando le procedure di verifica di assoggettabilità a valutazione ambientale strategica (VAS) e di Valutazione d’Incidenza Ambientale (VINCA). L’aggiornamento ha ricevuto unanimi apprezzamenti. Si punta per il 2030 a una percentuale di differenziata all’84% e a una produzione di rifiuto urbano residuo ridotta a 80 chilogrammi per abitante l’anno, con l’obiettivo di consolidare il primato veneto senza la necessità di aprire nessuna nuova discarica (nemmeno in ampliamento rispetto a quanto già autorizzato) e nessun ulteriore termovalorizzatore (né incremento di potenzialità degli stessi rispetto a quanto già autorizzato oggi). Entro il 2030, c’è l’obbiettivo di arrivare al totale abbandono del ricorso alla discarica.

Tra le altre iniziative in materia di rifiuti, inoltre, sono stati promossi due bandi rivolti alle amministrazioni comunali, a sostegno di interventi di adeguamento e/o manutenzione straordinaria degli esistenti centri comunali di raccolta di rifiuti urbani al fine di migliorare la percentuale di raccolta differenziata (stanziamento 1.050.000 euro) e a sostegno di interventi di rimozione e smaltimento di rifiuti abbandonati, pericolosi e non pericolosi (stanziamento 1.290.000 euro).

La somma di 10.727.597 euro è stata assegnata per una serie di interventi urgenti di bonifica ambientale di siti inquinati proposti da amministrazioni comunali e valutati dalle strutture tecniche regionali anche rapportandosi con quelle delle Province e della Città Metropolitana.