Andrea Vendrame e Manuel Boaro, le due stelle trevigiane al Giro. Il tifo di amici e parenti sulle strade di casa tra striscioni e scritte sulla strada.

Sta lavorando sodo per il capitano Miguel Angel Lopez che si trova nella top ten del Giro d’Italia, il trevigiano Manuel Boaro, che al Giro d’Italia, in maglia Astana si è messo in evidenza nella fuga dei 28 corridori che arrivava a Pinerolo. Prende ordini da Beppe Martinelli che dall’ammiraglia sta guidando con tatticismo il capitano Lopez. E tiene duro il passista veloce Manuel Boaro al Giro. La prima differenza nella classifica l’ha fatta la tappa con arrivo a Ceresole Reale. Ma l’obiettivo, oltre a terminare il giro a Verona, è anche quello di partire da Treviso venerdì 31 maggio. “Il giro procede bene – ci racconta al telefono Manuel Boaro dalle tappe dei monti del Piemonte e che da qualche anno si è traferito a Palazzago, nella bergamasca dove ha messo sud famiglia -. Sono iniziate le montagne e vedremo cosa accadrà successivamente, perché la fatica comincia a farsi sentire. Abbiamo avuto un po’ di sfortune durante la prima parte di gara ma speriamo passino in fretta perché Lopez, il mio capitano, sta bene! La partenza da Treviso è una grande emozione. L’attendo con ansia e farò di tutto per essere presente. E’ sempre bello partire vicino casa. In tanti tra amici e fan club si stanno già dando appuntamento e organizzarsi per venirmi a salutare. Dalle pagine del vostro giornale mando un abbraccio dal Giro a tutti i trevigiani”. Un decimo posto per il coneglianese Andrea Vendrame che durante la tappa di Vasto a arrivo a L’Aquila ha cercato di entrare in una fuga importante ma si è dovuto accontentare della decima piazza. E il decimo posto a Anterselva. Il giovane passista scalatore della Androni Giocattoli non demorde. E dal lettino dei massaggi dopo il tappone piemontese ci racconta : “Da Como in poi cercherò di giocarmela al massimo ma dobbiamo aiutare anche il compagno di squadra Fausto Masnada che è il corridore più in forma del momento. Mi piacerebbe mettermi in evidenza nella tappa che parte da Treviso e arriva a San Martino di Castrozza. Conosco bene le strade, le salite, gli strappi, sono zone che frequento spesso per allenamento. E comunque cercherò assolutamente di entrare nella fuga giusta e arrivare almeno sul podio. Intanto due corse le ho vinte. Sto bene, come lo scorso anno e lo scorso Giro d’Italia partito da Gerusalemme. Ho un anno in più di esperienza e comunque la corsa rosa numero 102 è meno controllata del 2018. Ci sono più atleti in grado di attaccare ed è facile che escano più spesso le fughe. La partenza da Treviso e salutare gli amici sarà fondamentale per trovare il morale giusto e cercare il colpaccio prima del termine della corsa a Verona. Ovviamente un saluto a tutti i tifosi trevigiani che verranno a vedermi sulle nostre strade e un bacio alla mia famiglia e alla mia ragazza Martina che mi sostiene sempre con grande forza”. E’ terminato invece nella tappa di Pesaro, il giorno precedente la crono di Riccione il Giro d’Italia 2019 di Sacha Modolo. Una giornata che il corridore della EF Education First aveva iniziato in maniera offensiva, provando anche ad inserirsi nella fuga del mattino, ma che invece ha concluso salendo in ammiraglia senza terminare la tappa, stremato, senza forze. Il velocista trevigiano prosegue così un periodo difficile, nel quale non è riuscito a trovare risultati di rilievo, sempre a rincorrere una forma e una condizione che non è mai arrivata in questi primi mesi dell’anno in cui aveva invece buona parte dei suoi obiettivi stagionali. Alla vigilia del Giro Sacha Modolo aveva scoperto anche una intolleranza alimentare al glutine. Ha provato a variare l’alimentazione ma ormai ogni tentativo di recuperare la forma si è rivelato inutile.