Mister Paolo Zanetti in una conferenza stampa
Mister Paolo Zanetti in una conferenza stampa

Alla vigilia del match in casa dell’Ascoli, mister Paolo Zanetti, allenatore del Venezia FC, ha tenuto la consueta videoconferenza con i giornalisti.
Innanzitutto mister: che cosa vi siete detti, in settimana, rispetto all’ultima partita, persa in casa contro il Brescia, non tanto per la sconfitta quanto per il modo con cui questa è arrivata?
“Abbiamo analizzato la partita, cosa che facciamo sempre, sia quando vinciamo sia quando perdiamo. Abbiamo analizzato soprattutto i primi 20 minuti della ripresa, perché onestamente, se pensiamo al primo tempo, abbiamo fatto un’ottima partita, in cui abbiamo giocato alla pari, se non qualche cosa in più. Ma questa volta non siamo stati bravi a gestire la situazione di svantaggio, dove c’è stata un po’ un po’ di foga nel voler andare a recuperarla velocemente, pur con ancora un tempo davanti e andando a concedere il fianco alle ripartenze del Brescia, che comunque ci ha graziato sotto quel profilo. Poi certo, l’espulsione di Johnsen ci ha un po’ complicato i piani, perché anche se, poi, pur essendo rimasti in dieci, abbiamo creato ed abbiamo fatto bene, non siamo però riusciti a riprendere il risultato. Però adesso abbiamo voltato le spalle velocemente a quello che è successo, perché non bisogna stare qua a piangersi addosso, per una sconfitta arrivata oltretutto dopo due mesi di risultati positivi, contro una squadra con la quale ci sta anche di perdere. Quello che mi interessa, adesso, è  la reazione, al di là poi dal risultato, che almeno per noi è sempre stato figlio della prestazione, anche perché, onestamente, noi non abbiamo mai rubato niente, non siamo nemmeno bravi a farlo. Nelle cosiddette partite “sporche”,  spesso ci hanno messo più in difficoltà che altro. Quindi noi, adesso, andiamo all’inseguimento di una grande prestazione, e di una reazione caratteriale,  perché vogliamo restare in alto, non per altro. Poi certo, abbiamo di fronte una partita difficile, contro una squadra con l’acqua alla gola, la quale deve assolutamente vincere la partita, e poi giocheremo in un campo duro, che conosco, un campo difficile. Però oggi bisogna tirar fuori tutto quello che abbiamo, per  tornare a casa con punti e soprattutto con una grande prestazione”.
Di sicuro non potrete contare sullo squalificato Johnsen, più i purtroppo noti giocatori alle prese con infortuni fino alla fine della stagione. Gli altri come stanno?
“Forte sta abbastanza bene, sta recuperando, non è al top ma il problema sembra superato. Oggi si è allenato, ieri lo ha fatto a metà, ora dovremo vedere come reagisce; dovremo valutare domani mattina la sua come un paio di altre situazioni. In questo momento, a livello di rosa, siamo un po’ in difficoltà, nel senso che anche chi è rientrato viene da infortuni lunghi, oppure situazioni legate al COVID. Dezi è ancora fuori, Millymaky ha ancora bisogno di tempo, Crnigoj ha pochi minuti nelle gambe, ma lo convocherò.  L’ obiettivo per noi importante, adesso, deve essere quello di recuperare la forma dei giocatori, perché ci aspettano tante gare ravvicinate, al termine delle quali, contro il Monza, ci arriveremo probabilmente “impiccati”, cosa che non deve succedere, quindi dovremo essere bravi a gestire le forze, gesture la situazione giorno per giorno, navigare a vista, non “bruciarci” giocatori importanti, perché questo diventerà importante per il futuro. Le mie scelte saranno condizionate unicamente dalla condizione fisica dei giocatori”. 
Pensa che Esposito, che comunque con il Brescia ha fatto una buona prestazione, potrebbe essere della gara contro l’Ascoli, anche dal primo minuto?
“Se Forte non ce la fa, si giocano il posto Esposito e Bocalon. Esposito, oltre ad aver giocato bene, l’ho anche visto bene in settimana; è un ragazzo sul quale credo molto. Certo, ha delle cose sicuramente da migliorare, ma come è giusto che sia alla sua età, penso che sia lecito e sia normale, ed è compito nostro aiutarlo e aspettarlo. Però credo che abbia intrapreso la strada giusta, che è nient’altro che l’allenamento. Poi, quello che mi interessa, sono le prestazioni sul campo, e lui deve rispondermi in tal senso, perché ne ha le capacità, lo sta dimostrando in allenamento, ha delle qualità per fare una bella carriera. Avrà occasione di darmene ulteriore prova, perché così darà una mano a sé stesso ed anche alla squadra, che comunque ha puntato su di lui per questo girone di ritorno”.
Come giudica i prossimi avversari dell’Ascoli?
“L’Ascoli secondo me è stata la squadra che, nel mercato di gennaio, si è rinforzata di più. Ha fatto acquisti straordinari, se fosse partita così come al ritorno, avrebbe potuto puntare ai play-off, sia per valori che per la sua forza. Poi, da quando è arrivato Sottil in panchina, gioca un ottimo calcio, molto intenso. Mi aspetto una partita difficile, come lo saranno da qui alla fine, perché anche le squadre che si danno per scontate, in realtà  si sono rinforzate tanto, e soprattutto devono assolutamente fare punti, perché ormai, di tempo, non ce n’è più, e quindi devono andare a scavare anche nelle risorse mentali che magari non hanno sfruttato all’andata .Queste, insomma, sono partite aperte, difficili, dove noi dobbiamo dare tutto quello che abbiamo. E’ evidente che l’Ascoli è forte, però lo è anche il Venezia, perché altrimenti oggi non avremmo 45 punti e non saremmo in quella posizione di classifica, ma saremmo in fondo a lottare, con l’Ascoli,  questi sono dati di fatto. Questo significa che anche noi abbiamo le capacità e le carte in regole per mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Adesso andiamo ad Ascoli, poi andiamo a Lecce, andiamo a Monza,  dove ci aspettano non gare facili, ma piuttosto scontri diretti che affronteremo al massimo, speriamo, delle nostre capacità, perché è importante anche per noi andare a giocare le partite con la migliore formazione possibile. Siamo arrivati ad un punto in cui la salvezza è in cassaforte, ma se vogliamo stare in alto dovremo vincere qualche scontro diretto. Quindi dimostreremo, poi, sul campo di che pasta siamo fatti, e senza tante parole”.
Ha mai ripensato alla “scenetta” Da Cruz-Ninkovic dell’anno scorso?
“E’ stata una semplice lite fra due “galli nel pollaio”, due giocatori con capacità tecniche importanti, ma poi la cosa è finita lì, non c’è  stato poi un seguito, ha avuto più che altro risalto mediatico, perché in serie B non si vedono spesso queste cose. Indubbiamente sono dispiaciuto per quello che è successo alla fine, con la sconfitta su un goal nato da calcio d’angolo”.
Tornando alla sua squadra: ha detto qualcosa di particolare a Bocalon, anche solo per incoraggiarlo, dopo l’errore fatto su quella palla goal contro il Brescia?
“No, ho scelto di non dirgli niente, perché non posso andare a giudicare l’errore tecnico, ma devo invece giudicare altri tipi di errori, di atteggiamenti tattici, di interpretazione. Riccardo è un ragazzo che vive per il Venezia, ce l’ha dentro e, insieme a Modolo, Collauto e Poggi incarna i valori e lo spirito di questa squadra, e lo dimostra in campo. Poi, onestamente, ogni volta che è entrato, mi ha sempre dato una grossa mano. Riccardo, con le sue caratteristiche, sa quanta stima ho di lui, e sa anche qual è il ruolo che deve avere in questa squadra. Per questo, potrei dirgli qualcosa se fosse un ragazzo di 18 anni, ma non ad un uomo di 30 anni, che ha tante partite alle spalle ed ha il carattere per superare queste cose, e sa che per farlo c’è una strada sola: quella di allenarsi bene, di dare tutto ogni giorno, per alzare il livello della squadra, e la prossima volta che ne avrà la possibilità, potrà avere rivincite anche con sé stesso”.
Sul lato sinistro della difesa avete subito più che sul resto, l’impressione quantomeno è che vi abbiano presi un po’ di mira. Come mai?
“Questo è un dato di fatto, e non parlo di un singolo giocatore, ma del settore sinistro in generale. E’ anche vero che, sulla parte sinistra, abbiamo fatto spesso male noi, con le scorribande, mettendo un esterno, il che può essere un piccolo punto debole della difesa; come lo è sicuramente un punto di  forza importante quello che è, invece, la fase d’attacco. Pertanto, quello che mi interessa non è tanto il goal preso, lo sapete come la penso: mi interessa farne, invece, uno più degli altri, e questo è determinante. Ovviamente ci dobbiamo assolutamente lavorare su, perché adesso incontriamo squadre simili al Brescia, nel senso che, quando si va sotto, diventa poi difficile recuperare.  Ma questa non deve diventare una problematica psicologica. A sinistra ho tre terzini che si giocano il posto, e spero di trovare continuità anche sotto questo profilo. Con Molinaro eravamo a posto, ma va anche detto che spingeva di meno rispetto ad un ragazzo più giovane, quindi il gioco risultava meno fluido ed arrembante. Il classico problema della coperta corta, quindi. Cerco di trovare il giusto equilibrio, abbiamo  lavorato in questi giorni della settimana tantissimo proprio sulla fase difensiva, anche perché poi, di settimane di lavoro “reali”, cioè intere, ne   avremo veramente poche, e quindi il 90% dei giorni saranno dedicati al recupero, e un giorno solo per la preparazione della gara”.