Il caro bollette non riguarda solo energia elettrica o gas: quest’anno, infatti, anche l’acqua è sempre più cara. Circa tre volte tanto rispetto alla media degli ultimi dieci anni.

Nell’ultima decade, infatti, i costi del servizio idrico per uso domestico sono cresciuti al ritmo dell’1% annuo, per arrivare a superare un +10% complessivo.

Acqua: sempre più cara

Soffermandosi sul Veneto, la ricognizione sui numerosi gestori idrici locali restituisce una situazione diversificata. Tuttavia, un dato comune è che gli aumenti di fatto pesano di più per le utenze industriali: nella valle del Chiampo, ad esempio, l’aumento medio è pari a +25%.

Per quel che concerne le utenze domestiche, invece, i numeri assoluti degli aumenti si aggirano sui 20 euro l’anno negli ultimi dieci anni. Per il 2023 il rincaro stimato si attesterà fra i 3 e i 9 euro l’anno.

Colpa, principalmente, del caro-energia (gli acquedotti sono energivori), della siccità e degli investimenti atti a ridurre al minimo le perdite della rete che, in alcuni casi, arrivano al 40-50%.

Spiega il direttore generale di Alto Trevigiano Servizi (Ats) Pierpaolo Florian: «L’aumento nell’ultima decade è stato fra il 10 e il 15%, ma dopo la siccità è tempo di lavorare sulla consapevolezza del consumatore. L’acqua è un bene che diamo per scontato, ma è evidente che non ce lo possiamo più permettere. Ciò che abbiamo speso in più per pompare dai pozzi anziché dalle sorgenti finirà nelle tariffe dei prossimi anni”.