Brugnaro su Rete 4
Brugnaro su Rete 4

Se non moriremo di Coronavirus, moriremo di fame“. Questo il chiaro messaggio che il Sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha lanciato nel corso della trasmissione “Stasera Italia” su Rete 4.

Ecco i punti principali del suo intervento:
Volontà di ripartire – “Noi dobbiamo ripartire, lo dobbiamo per tutte quelle persone che hanno perso tutto. Siamo nella situazione più incredibilmente grave della storia dell’Italia, penso, e di Venezia in particolare. Ciò non toglie, però, che dobbiamo avere coraggio umiltà e fiducia.
I sindaci sono stati lasciati soli – “Io mi sento italiano fino in fondo, certo che Venezia è stata colpita duramente dal Coronavirus, e la cosa di cui non riesco ancora a capacitarmi è che il Governo non abbia fatto nessun tipo di procedura o atto verso gli enti locali ed i comuni. Inoltre abbiamo voluto specificare la durezza con cui la crisi ha colpito le città turistiche. La filiera turistica, secondo me, non è arrivata alla coscienza delle persone che ci stanno, in qualche modo, governando. Mi sembra che ci siano fin troppe cabine di regia. Ma i sindaci, ripeto, sono stati lasciati da soli a combattere, con la fionda e le scarpe di cartone, una guerra gigantesca. E questo non vale solo per Venezia, ma per l’Italia. Gli italiani devono capire che i Comuni devono essere assolutamente coinvolti. Io non ho avuto niente, neanche una mascherina: non mi è arrivato niente, neppure il gel disinfettate che ci siamo prodotti noi con le nostre farmacie. Le pulizie della città continuiamo a pagarle noi. Per fortuna avevamo efficientato il bilancio, avevamo un avanzo che adesso ci stiamo letteralmente mangiando perché, ovviamente, i cittadini non pagano le tasse, e noi continuiamo ad erogare i servizi pagando noi Veritas e quello che possiamo”.
La chiosa – “Abbiamo bisogno di un provvedimento per i Comuni, che sono quelli in prima fila che danno i servizi ai cittadini. Tutti fanno conferenze stampa, tutti parlano, tutti discutono ed io lavoro. Io non dormo da novembre, da quando abbiamo avuto l’Acqua Granda, che ha causato un disastro in città, ma abbiamo sempre collaborato e continueremo a farlo e a rispettare le leggi. Ai cittadini italiani e veneziani dico che le leggi si rispettano. Alla fine, bisognerà per forza fare una commissione d’inchiesta parlamentare per capire perché i sindaci non abbiano avuto nessun tipo di contatto, non c’è nessuna manovra per i Comuni.
Il Turismo – “La filiera del turismo non comprende solo albergatori e ristoratori, ma molto di più. Persone che quest’anno non sono neanche state chiamate. Quindi bisogna finanziare la Naspi, le Casse in Deroga, ma non per diciotto settimane, tra l’altro ci siamo dimenticati anche i codici ATECO in maniera gravissima. Dobbiamo finanziare la filiera turistica, aeroporti compresi, per 12 mesi. Il turismo è la nostra industria principale italiana”.
Mostra del Cinema – “Il fatto che si confermi il fatto di fare la mostra sarebbe senz’altro un bel segnale, anche a livello europeo. Io sono vicepresidente della Biennale, il presidente è Ciccutto che è stato appena nominato e voglio ringraziarlo per il grande coraggio che ha, oltretutto è veneziano, una persona in gamba. Hanno confermato che si farà sia la Biennale Architettura quest’anno, e si farà anche la Mostra del Cinema. E vi dico anche che, prima, faremo il Redentore, il terzo sabato del mese di luglio. A tutti gli italiani che vogliano vedere qualcosa di straordinario, dico: venite a Venezia! Sempre che il Governo riapra tutto, prima che, nelle nostre spiagge, ci portino via tutti i clienti che abbiamo da vent’anni”.
Richiesta al Governo – “Siamo veramente pronti a riaprire, ne siamo straconvinti e strasicuri. La cosa che io chiedo al governo è la collaborazione, devono fare un provvedimento diretto per gli enti locali. Invece non è stato fatto niente: stiamo morendo! Il giorno in cui riapriremo, non saremo più in grado di avere le risorse per portare i passeggeri, non abbiamo più i soldi per pulire le città, le sanificazioni sono state tutte scaricate su di noi. E non lo sto dicendo con polemica: credo anzi che il Governo abbia affrontato una cosa gigantesca. Ma ribadisco: una commissione d’inchiesta parlamentare, alla fine, sarà la cosa giusta, per capire che cos’è successo. Lo faremo dopo. Adesso sono qui, con la totale disponibilità. Ma non si può non fare un provvedimento sul TPL, sul Trasporto Pubblico Locale, dove, in un Comune come Venezia, quest’anno, vengono a mancare 110 milioni di euro e pensare che potremo dare gli stessi servizi. Che figura ci fa l’Italia, con il Mondo? Pensate che l’altro giorno sono già arrivati qualche svizzero e qualche tedesco. Come sono arrivati? Non lo so, ma a Venezia sono arrivati. Che figura ci facciamo? Vogliamo capire. Quindi: telefonatemi, siamo qui tutti noi, sindaci della città Metropolitana, di destra, di centro, di sinistra, della Lega, tutti a disposizione ma non ci bada nessuno. Siamo disponibili e totalmente dalla parte dello Stato, non siamo contro nessuno. Pensiamo di poter dimostrare, come le altre grandi città, che devono subito trainare il paese fuori dalle secche, da questo magma. Oggi stiamo lavorando”.