BusForFun interviene sul tema del trasporto pubblico. La start-up con sede a Marghera, specializzata nel trasporto bus privato verso i grandi eventi, lancia una serie di proposte che potrebbero risolvere il problema, uno dei più annosi in questa fase della pandemia. Decisivo, per BusForFun, sarebbe il coinvolgimento dei privati. “Il trasporto pubblico continua ad essere uno degli argomenti più spinosi per il governo. La priorità assoluta, in questo momento, è contenere il più possibile il numero di contagi, soprattutto alla luce degli ultimi numeri. In questo scenario”, dicono da BusForFun, “l’unica certezza è che bisogna unire le forze. Oggi bisogna collaborare piuttosto che competere, tenendo a mente che riuscire a cogliere tutte le opportunità di questa emergenza, rappresenta un’occasione d’oro per attuare cambiamenti e miglioramenti attesi da lungo tempo (a prescindere dalla pandemia). Il virus prima o poi passerà, però molte delle innovazioni messe in campo oggi, con l’obiettivo di contenere la sua diffusione, resteranno anche dopo, proprio perché si sono dimostrate utili, comode ed efficienti: basti pensare al lavoro agile o alla didattica a distanza”.
“Il grande assente in questo processo di cambiamento, purtroppo, sembra essere il trasporto pubblico“, proseguono da BusForFun, “Se si escludono gli interventi atti a ridurre i limiti di capienza a bordo dei mezzi, infatti, sembrano ben lontane sostanziali innovazioni al sistema in senso lato. La scelta di ridurre al 50% la capienza consentita a bordo dei mezzi pubblici è sicuramente dettata dalla necessità di eliminare le situazioni di affollamento. Così facendo però, si limita la possibilità di fruire di un servizio pubblico, che in molti casi diventa accessibile solo ai primi arrivati. Allo stesso tempo, in questo modo, continua ad essere impossibile tracciare gli utenti che hanno utilizzato il servizio. Una soluzione definitiva a questo problema, come è già stato sottolineato, potrebbe essere quella di rafforzare ed innovare il sistema di trasporto locale, coinvolgendo altre aziende di trasporto con i loro bus privati e magari prevedendo un sistema di prenotazione online”
“Il vantaggio”, assicurano dalla startup margherina, “sarebbe duplice: da un lato si darebbe ossigeno ad un settore economico in grave difficoltà (quello delle società di trasporto private), e dall’altro si eliminerebbero gli assembramenti sui mezzi ed alle fermate. In ultimo, il sistema di prenotazione online, garantirebbe il pieno controllo alle istituzioni e renderebbe il servizio di trasporto più comodo, efficiente e sicuro”.
“Un’altra soluzione potrebbe essere quella di coadiuvare le aziende del TPL, strutturando
un sistema di trasporto dedicato a distretti industriali, grandi aziende scuole ed
università. Busforfun.com ha già attuato questo modello in Lombardia: attraverso una
piattaforma online i dipendenti prenotano il proprio posto, scegliendo orario e fermata di
partenza, una navetta li accompagna a lavoro e viceversa. Questo sistema sta dando
ottimi risultati, sia in termini ecologici (26.125,00 Km e 1.741,67 litri di gasolio risparmiati), che dal punto di vista della comodità e sicurezza, tanto è vero che dopo qualche settimana, hanno scelto di attuarlo altre 2 aziende. Non è difficile intuire”, concludono da BusForFun, “che un modello del genere può essere facilmente replicato per scuole ed aziende. A scanso di equivoci, è bene sottolineare che non si sta parlando di sostituirsi alle aziende del TPL, bensì di supportarle nello svolgimento della loro attività di pubblica utilità, mettendo a loro disposizioni ulteriori mezzi e tecnologie. A questo punto la domanda che bisognerebbe porsi è: cosa ci impedisce di attuare queste innovazioni?”.