Ca’ del Galletto verso la chiusura, il sindacato impugnerà i licenziamenti.

Non avendo trovato spazio di confronto con la proprietà per l’apertura degli ammortizzatori sociali e un’eventuale possibilità di vendita, ma neppure il posticipo della cessazione dell’attività, una volta formalizzati impugneremo i licenziamenti dei 12 dipendenti”. Ad affermarlo è Alberto Irone, segretario generale FILCAMS CGIL di Treviso, che in queste ore ha nuovamente cercato una strada per scongiurare la chiusura definitiva dello storico albergo trevigiano Ca’ del Galletto. Un percorso che ha interessato anche il Sindaco di Treviso Mario Conte in contatto con il Sindacato.

 “Con la moratoria dei licenziamenti prevista dal decreto Cura Italia e in attesa di quelle misure di sostegno al settore turismo che il Governo dovrebbe adottare a breve – dice il segretario generale della FILCAMS CGIL –, chiudere ora è un errore la cui conseguenza è la perdita dei posti di lavoro e di una struttura ricettiva, nonché congressuale, per la città di Treviso”.

 Con la chiusura di Ca’ del Galletto, Treviso si troverebbe a perdere non solo un punto di riferimento per il pernottamento ma anche un centro congressi, tra i pochi presenti in quell’area e in tutta Treviso. Al fianco del sindacato nella battaglia anche il sindaco Mario Conte.

“Apprezziamo l’interessamento espresso dal sindaco del capoluogo in merito alla vicenda di Ca’ del Galletto – aggiunge Alberto Irone –, sebbene non comprendiamo le affermazioni su un bilancio positivo tra aperture e chiusure di attività in città. Se nel territorio il Comune registra questa vivacità è bene allora trovare un accordo, insieme alle associazioni di categoria, per fare in modo di traghettare i lavoratori dalle realtà in chiusura a quelle in apertura, mantenendo l’occupazione e il reddito delle famiglie”.