Scoppia un altro caso politico all’Ater, la dipendente Maristella Caldato manda, fra settembre e ottobre 2015, una lettera riservata all’allora presidente Francesco Pietrobon e al direttore Flavio Bellin dove afferma di aver visto, durante il suo orario di lavoro, il vicepresidente dell’ente Pierantonio Fanton leggere la documentazione presente nel suo fascicolo personale insieme agli addetti dell’Ufficio che si occupa di gestione organizzativa dell’Azienda e di gestione del personale, uffici dove Fanton non riveste alcun ruolo lavorativo.

Maristella Caldato chiede quali provvedimenti verranno presi rispetto alla sua denuncia come dipendente, ma al momento la consigliera comunale del Partito Democratico si trova a dover affrontare anche un altro problema: la sua esclusione dalla maggioranza politica dopo l’esposto alla Corte dei Conti su Actt Servizi SPA e il tentativo di espellerla dal PD. Ella infatti si sfoga sul suo profilo personale di Facebook “Il mio atto non e’ “una esagerazione” ma un dovere di segnalazione e di richiesta di verifica, senza alcuna mia pretesa di avere la verità in tasca, ma estremamente preoccupata visti gli atti……Tutto quanto sta accadendo, nei miei confronti, e’ mero “mobbing politico” di discredito della mia immagine e della mia dignità di persona……. Ringrazio sentitamente comunque tutte quei cittadini e cittadine che mi hanno manifestato una solidarietà senza precedenti sotto varie forme. ” L’esposto all’Actt voleva ribadire l’inutilità della SPA visto il bilancio che pesa al Comune di Treviso e sottolinearne l’inadeguatezza, un atto che le è costato molto e che lei definisce “un mio dovere civico”.

Erika Marchi

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