I capillari rotti sono un disturbo frequente, soprattutto nelle donne.

Le possibili cause alla base dell’inestetismo possono essere diverse: sedentarietà, sbalzi ormonali, stress, ereditarietà, invecchiamento, gravidanza, sovrappeso, fumo, eccesso di alcol o anche l’assunzione di determinati tipi farmaci.

Capillari rotti: i sintomi e trattamenti

I capillari rotti possono manifestarsi come dei lividi rossi o come dei fili sottili che compaiono sotto la pelle. Tuttavia, quando sembrano una sorta di rete, vengono chiamati “varici”.

Alla comparsa dei primi “campanelli d’allarme” è sempre opportuno adottare qualche accorgimento mirato per evitare che il problema peggiori. Un primo consiglio, dunque, è quello di limitare la sedentarietà: camminare e muoversi anche solo mezz’ora al giorno, infatti, migliora la circolazione del sangue e contribuisce a ridurre gli inestetismi legati alla rottura dei capillari.

Inoltre, per migliorare la situazione, si può anche indossare delle calze lievemente compressive, limitare il consumo di alcolici e il fumo e puntare su un’alimentazione ricca di cibi che contengono vitamina C e vitamina K.

I rimedi naturali e trattamenti specifici

Via libera ad agrumi, spinaci, cavolfiori, cavoli e mirtilli. Inoltre, per incrementare ulteriormente i benefici, si possono assumere anche integratori specifici a base di vitamina C.

Ma non è tutto: in erboristeria, infatti, si possono acquistare delle creme a base di vite rossa, rusco, centella asiatica, ippocastano, amamelide o ribes nigrum utili a favorire la circolazione e ad aiutare il micro-circolo sanguigno.

Tuttavia, quando i rimedi naturali non sono sufficienti a risolvere il problema, è necessario rivolgersi ad uno specialista che in alcuni casi potrà consigliare un intervento di fotocoagulazione laser o la scleroterapia, ovvero una terapia a base di specifiche iniezioni farmacologiche nelle vene minori.