“La Grande Guerra è parte fondante dei programmi di studio scolastici e oggetto di particolare approfondimento in Veneto, teatro di quel conflitto. Lo studio della storia può essere reso più accattivante con una didattica che poggi su un linguaggio contemporaneo: piattaforme video e canali televisivi apprezzati dai giovani rappresentano una nuova possibilità di far conoscere la storia. E la nostra regione è un luogo naturalmente vocato alle riprese di film a sfondo storico o docufilm sulla prima guerra mondiale, ma anche per produzioni originali particolarmente gradite ai giovani”.

Così l’Assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro del Veneto ha introdotto l’evento dedicato a sviluppare l’adozione di metodi didattici innovativi, che ha concluso la giornata interamente dedicata alle aree di competenza dell’assessorato all’interno dello spazio di Regione del Veneto – Veneto Film Commission in occasione della 78^ Mostra Internazionale dell’Arte Cinematografica di Venezia.

Presenti al dibattito con l’Assessore regionale il Generale di Brigata Fulvio Poli, il Generale di Corpo d’Armata e Comandante delle Truppe Alpine Claudio Berto, il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero e il Presidente Nazionale del Fante Gianni Stucchi. Quest’ultimo ha raccontato, insieme al Produttore Gottardo Giatti e al protagonista Paolo “Gibba” Campanardi, l’esperienza delle puntate del programma televisivo “Metal Detective” girata sul Col Moschin e sul Monte Grappa.

“Si tratta di programmi che hanno un grande seguito, soprattutto tra i giovani e i giovanissimi – ha sottolineato l’Assessore regionale all’istruzione -. Il libro è sempre importante, imprescindibile punto di riferimento per l’apprendimento e la conoscenza. Ma quale miglior mezzo oggi quello delle produzioni audiovideo, da trasmettere in tv e online, per veicolare messaggi e mostrare ai ragazzi quali sono stati gli scenari storici, in questo caso della Grande guerra, e per raccontare come la storia si è davvero costruita con il contributo e il sacrificio di tanti uomini? Per questo ben vengano tali produzioni in Veneto”.