Quando parliamo di cellulite la “temperatura” ha un ruolo chiave: per contrastare i fastidiosi cuscinetti è meglio il caldo o il freddo? La risposta non è affatto scontata.

Attenzione al caldo

Partiamo da un primo punto fermo: il caldo non è “amico” della pelle a buccia di arancia. Questo perché la cellulite è legata ad una difficoltà circolatoria e di fatto le temperature elevate tendono a dilatare e a sfiancare i vasi.

Un primo suggerimento, dunque, è quello di evitare bagni troppi caldi e prolungati. Meglio optare per una doccia fresca, oppure per un trattamento in vasca con acqua tiepida, optando nella parte finale per un getto di acqua fredda fatto risalire più volte dalle caviglie fino all’inguine.

Cellulite: meglio l’effetto “ghiaccio”

Di contro, i cuscinetti temono il freddo, che attiva il microcircolo e aiuta a dare compattezza al tessuto. Via libera, quindi, a prodotti anticellulite effetto ice che contengono sostanze (come, ad esempio, il mentolo) che creano una sorta di choc termico benefico per la circolazione.

Tuttavia, in alternativa, anche un composto classico può diventare più efficace se tenuto in frigorifero, garantendo così un’immediata sensazione di freschezza che sgonfia e alleggerisce.

Anticellulite “scaldanti”

In commercio si possono acquistare anche anticellulite “scaldanti”: questi cosmetici si limitano a un calore molto superficiale che attiva il metabolismo cellulare, favorendo la penetrazione del prodotto e l’azione degli attivi che contiene.

Tuttavia, tali formule creano un temporaneo rossore in superficie e, pertanto, sono sconsigliati nel caso in cui siano presenti capillari dilatati e problematiche di circolazione piuttosto significative.

Per concludere, è bene ricordare che la combinazione caldo-freddo può essere un vero toccasana sotto la doccia: alternare i getti (facendoli sempre risalire dal basso verso l’alto), infatti, è un valido sistema domestico per stimolare la circolazione e attivare il metabolismo cellulare.