“Vogliamo esprimere le nostre perplessità e preoccupazione in merito alla situazione del trasporto nel veneziano”. Così il Segretario Generale della Camera del Lavoro di Venezia, Ugo Agiollo, ha aperto oggi la conferenza stampa, tenuta in videoconferenza, per fare il punto della situazione in merito alla questione della mobilità nel territorio. “In queste settimane – ha detto Agiollo – abbiamo fatto diversi incontri con ACTV e rappresentanze sindacali dei lavoratori, stilando protocolli per la messa in cassa integrazione dei lavoratori ed il contenimento dei danni conseguenti alla pandemia. i temi fondamentali sono: come si potrà tornare alla normalità una volta che avverrà la riapertura delle attività? Come saranno gestiti i trasporti nella fase di transizione? E quale sarà la tenuta economica del settore dei trasporti?”
La CGIL Venezia, in sostanza, propone: “Non bisogna ridurre i mezzi, ma anzi è necessario il loro ampliamento – ha affermato Agiollo – allo scopo di evitare assembramenti. Proprio per questo, è necessario pensare ad investimenti. ACTV e Comune ci hanno risposto che è venuto meno l’introito del turismo. Ma sia governo, che Regione Veneto e Amministrazione Comunale devono fare ciascuno la propria parte, ed è quello che chiediamo oggi”.
E’ dunque intervenuto il segretario generale della Filt Cgil Valter Novembrini: “L’azienda ACTV era già in difficoltà dopo l’Acqua Granda dello scorso novembre. Le risposte che ci ha dato l’Assessore Renato Boraso – a detto – sono sbagliate e non tengono contro delle esigenze della città. Il Comune si deve prendere la sua parte di responsabilità.Basti pensare che con la minima ripresa delle attività economiche registrata oggi,i mezzi pubblici erano pieni. Come si può dunque pensare alla “fase 2″ con una riduzione dei mezzi? Questo è impensabile per la città lagunare e per la terraferma, a prescindere dalla presenza turistica. Inoltre – ha aggiunto – oltre al criterio della domanda di trasporti, in rapporto alle attività produttive, bisogna pensare alla sicurezza. sul tema inoltre dei controlli a bordo dei mezzi, ACTV li può fare, a patto che ci sia più personale adibito. E poi: perché i supermercati possono razionalizzare gli ingressi e ACTV no? E’ chiaro che il contingentamento ha un costo”.

Riguardo l’intervento della CGIL Venezia, abbiamo intervistato, in esclusiva per TGPlusFOCUS, proprio l’Assessore alla Mobilità ed ai Trasporti del comune di Venezia, Renato Boraso, il quale ha, tra l’altro, replicato a quanto affermato dal sindacato di Venezia. Potete trovare il suo intervento integrale sui nostri canali social.