Ospedale di Chioggia - foto Google Maps
Ospedale di Chioggia - foto Google Maps
I sanitari dell‘Ulss 3 Serenissima hanno messo in atto tutte le necessarie verifiche su un caso di meningite nel distretto di Chioggia, con le conseguenti azioni di ricerca e di monitoraggio dei contatti.
Il caso rilevato riguarda una giovane donna non italiana che vive e lavora nel nostro territorio, ricoverata nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Chioggia da ieri notte.
Mentre verificano con approfondite analisi quale forma di meningite abbia colpito la paziente, i sanitari dell’ospedale hanno sottoposto a profilassi i 3 familiari conviventi.
Il Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Ulss 3 Serenissima ha invece contemporaneamente attivato la ricerca dei potenziali contatti lavorativi, che si è già conclusa: “Nella mattinata di oggi – spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione Vittorio Selle – i nostri operatori si sono recati nella sede in cui la paziente svolge la sua attività lavorativa, hanno selezionato le persone considerate contatti a rischio e le hanno sottoposte a profilassi antibiotica. Si tratta di 8 colleghi che hanno accettato di sottoporsi alla profilassi poiché hanno lavorato a contatto con la paziente ammalata per molte ore condividendo con lei gli spazi operativi. Non sono stati ritenuti a rischio, poiché lavoravano in ambienti completamente separati, alcune decine di persone comunque tracciate dai nostri sanitari”.
“Ci hanno ringraziato, rassicurati dalla tempestività dell’intervento – continua Selle -, si sono affidati al nostro monitoraggio per l’immediato e per il prosieguo delle attività di profilassi eventualmente necessaria. Ora siamo in attesa dell’identificazione dell’agente patogeno che ha colpito la persona ricoverata, e se accerteremo che si tratta di ‘Neisseria meningitidis’ proporremo ai contatti stretti la vaccinazione, nelle prossime settimane”.
I casi di meningite e di meningite batterica grave sono rari e comunque attesi: “Ne registriamo solo alcuni ogni anno – spiega Selle -, poiché da anni è in atto un’efficace prevenzione con la vaccinazione per tutti i ceppi di meningite”.