Un elefante, una giraffa e un leone e poi gli alberi, il verde della natura da fare da contorno: sono stati utilizzati per abbellire e rendere più confortevole l’Ambulatorio di Oftalmologia Pediatrica dell’Ospedale di Chioggia.
L’idea, nell’Operativa Complessa di Oculistica di Chioggia, è partita da alcune dottoresse: “Gli specialisti dell’Ulss 3 Serenissima sanno bene che non è facile per i bambini piccoli sottoporsi alle visite oculistiche. Non lo era prima del Covid – spiega il Direttore Generale Giuseppe Dal Ben – e non lo è ancor più oggi con questa emergenza che li costringe, per la loro sicurezza e per quella dei bambini, a mostrarsi con dispositivi di protezione diversi. Si pensi solo alla mascherina, che non permette ai nostri medici di mostrare il sorriso. Ecco allora la necessità di trovare percorsi di accoglienza alternativi, come quello individuato e attuato dall’Ambulatorio di Oftalmologia pediatrica di Chioggia”.
Per ovviare a questa difficoltà, a Chioggia, le ortottiste Paola Ferrarese ed Emanuela Mainardi hanno proposto l’idea di rendere “fantastico” l’ambiente di visita, e il loro responsabile dell’Ambulatorio, il dottor Eugenio Maurizio, in accordo col Primario Marco Tavolato, hanno dato il benestare alla iniziativa. A realizzare le immagini coloratissime è stata un’altra delle specialiste del Reparto, la dottoressa Tania Scarola. Quest’ultima coltiva già per sé la cifra pittorica e questa volta l’ha voluta mettere a disposizione degli altri, gratuitamente, nel tempo libero. “Il risultato – sottolinea il Primario Tavolato – è stato stupefacente, e ce lo confermano gli stessi bambini. Basta osservarli quando entrano in ambulatorio, il dito puntato sui murales, gli occhi sgranati che mostrano quel sorriso che c’è anche sulle labbra, nascoste dalla mascherina. In questo modo i bambini si mostrano meno ansiosi perché catturati dai disegni, dalle figure colorate e magiche e la visita diventa per loro, spesso e volentieri, meno difficile”.
L’Ambulatorio Pediatrico, che serve i bambini fino agli 8 anni di età, è attivo nell’Ospedale di Chioggia da circa sette anni. Gli specialisti ospedalieri della Oculistica lavorano in stretta sinergia con i Pediatri di Libera Scelta del territorio: sono soprattutto loro a inviare i piccoli pazienti qualora, durante i loro controlli, individuano qualche difetto visivo.
Una delle problematiche più diffuse tra i più piccoli e difficili da scoprire, se non grazie una visita da uno specialista in Oculistica, è quella della ambliopia. “Paragoniamo gli occhi – ha spiegato il Primario – a due macchine fotografiche che funzionano insieme. Ciascuna produce una immagine che poi viene fusa in un’unica immagine attraverso il lavoro del cervello che ci permette così di avere la percezione e la profondità delle cose. Se in un occhio vi è un difetto visivo, le due immagini non saranno uguali ed il bambino avrà la tendenza ad escludere l’immagine peggiore, prediligendo quella migliore. Così facendo, però, non aiuterà l’occhio ‘difettoso’ a riabilitarsi. Se il difetto è corretto quando il bambino è piccolo il meccanismo della visione è ancora in evoluzione le probabilità di guarigione sono maggiori”.
Un’altra problematica, che viene trattata a Chioggia tra i più piccoli è ad esempio quella dello strabismo, una malattia abbastanza frequente dove gli occhi risultano mal allineati e non sono orientati nella stessa direzione; o quella della ipermetropia elevata dove la vista degli oggetti vicini risulta più sfocata rispetto a quelli lontani.