cibo sintetico - immagine di repertorio
cibo sintetico - immagine di repertorio

Secco NO alla “carne-frankenstein” dal presidente dell’Intergruppo Lega-Liga Veneta in Consiglio Regionale

 

«Sono ad oggi sconosciuti gli effetti che il cibo sintetico può avere sulla salute umana. Non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare. Il cibo sintetico inoltre non è garanzia di salvaguardia dell’ambiente come invece vogliono farci credere, attraverso slogan, i sostenitori di questo “presunto alimento”. In realtà produrre cibo sintetico comporta consumi d’acqua e di energia maggiori rispetto agli allevamenti convenzionali».

E’ in sintesi il senso della mozione depositata da Alberto Villanova, Presidente dell’Intergruppo Lega – LV in consiglio regionale del Veneto sul cibo sintetico: «La produzione di questo alimento innaturale è oggi un business portato avanti da multinazionali e colossi dell’high tech, chimica e finanza che monopolizzeranno l’offerta di cibo nel mondo. Il rischio serio è quello di un impatto devastante sul sistema imprenditoriale agroalimentare che potrebbe portare ad una inevitabile crisi con impatto negativo anche in termini occupazionali – sottolinea ancora il Presidente dell’Intergruppo di Lega – LV, il consigliere Alberto Villanova -. Il cibo sintetico o artificiale è prodotto in laboratorio con cellule staminali estratte da animali vivi e coltivate in bioreattori per costituire fibre e tessuti da destinare poi alla produzione di carne “de facto” coltivata in laboratorio, o per produrre  formaggi e il cosiddetto latte “senza mucche”».

E ancora: «Con il cibo sintetico si perderebbero millenni di storia legata al cibo, tradizioni, cultura e natura di un territorio fatto di persone e di imprese agricole, nonché un grave pericolo per la tutela di quell’agricoltura distintiva che fa della biodiversità e della tradizione i capisaldi di un sistema virtuoso che affonda le sue radici nella ruralità del Veneto».

Da un’indagine di Coldiretti infatti il 68% degli intervistati non si fida del cibo creato in laboratorio con cellule staminali in provetta, il 42% ritiene che non avrà lo stesso sapore di quello vero, in aggiunta il 18% è preoccupato del forte impatto che lo stesso cibo artificiale avrà sull’ambiente.

Nella mozione si ricorda che la Regione del Veneto è la prima regione italiana per numero di certificazioni di origine: le produzioni DOP/IGP ammontano a 95, di cui 39 Cibi e 53 Vini, con un impatto economico pari a 3,7 miliardi di valore della produzione nel solo 2021. E sempre nel Veneto si concentra oltre il 40% degli allevamenti avicoli italiani, oltre il 15% di quelli bovini e il 10% di quelli suini. E’ inoltre la quarta regione p er valore aggiunto in agricoltura, con oltre 3 miliardi di euro.

«Nella mozione che ho depositato chiedo alla Giunta regionale di impegnarsi – termina il consigliere Alberto Villanova – nel sollecitare i Parlamentari della Regione del Veneto di fronte alla minaccia di produzione di cibo sintetico e infine ad intervenire presso le istituzioni dell’Unione Europea,per sostenere tutte le politiche volte a contrastare la produzione di cibo sintetico e sostenere le campagne di sensibilizzazione promosse dalla Coldiretti contro il cibo sintetico».el sollecitare il Parlamento e il Governo italiano, anche attraverso la Conferenza Stato Regioni, ad attivare ogni iniziativa altresì di carattere legislativo volta a introdurre nell’ordinamento giuridico italiano un sistema di norme per contrastare la produzione di cibo sintetico in difesa delle imprese agroalimentari del Veneto. E ancora, ad intraprendere iniziative di sostegno alle imprese agroalimentari venete di fronte alla minaccia di produzione di cibo sintetico e infine ad intervenire presso le istituzioni dell’Unione Europea, attraverso la sede della Regione del Veneto di Bruxelles, per sostenere tutte le politiche volte a contrastare la produzione di cibo sintetico e sostenere le campagne di sensibilizzazione promosse dalla Coldiretti contro il cibo sintetico».