E’ stato firmato dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, dal ministro della Cultura Dario Franceschini e dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia, il decreto che destina al Veneto oltre 37 milioni di euro per la realizzazione di circa 84 chilometri di ciclovie turistiche, per gli anni dal 2021 al 2026. Le ciclovie di interesse nazionale oggetto di finanziamento in Veneto sono cinque: la ciclovia Vento, la ciclovia Sole, la ciclovia Adriatica, la ciclovia del Garda e la Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia.
Il piano di riparto indicato nel decreto ha previsto le seguenti risorse:
• Ciclovia Vento: 6.786.852 di € per la realizzazione di km 23
• Ciclovia Sole: 6.044.728 di € per la realizzazione di km 27
• Ciclovia Adriatica: 4.000.000 di € per la realizzazione di km 10
• Ciclovia del Garda: 10.493.469 di € per la realizzazione di km 6
• Ciclovia Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia: 9.990.911 di € per la realizzazione di km 18
In attuazione di quanto stabilito dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per la cosiddetta “mobilità dolce”, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) ha assegnato alle Regioni e Provincia Autonoma di Trento complessivi 400 milioni di euro, di cui 150 milioni di fondi statali a legislazione vigente, per la realizzazione di almeno 1.235 Km aggiuntivi di ciclovie, appartenenti alle dieci ciclovie turistiche nazionali.
“L’ottenimento di queste risorse è frutto di un grande lavoro di concertazione sui tavoli ministeriali, condiviso con le altre regioni, che ci consente di proseguire nell’esecuzione di gran parte dei lotti funzionali delle ciclabili in programma”, ha commentato la Vicepresidente e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti Elisa De Berti.
Nel corso del 2022 inizieranno le attività di progettazione definitiva ed esecutiva dei lotti funzionali per ciascuna delle cinque ciclovie, che saranno predisposte dalla Regione tramite la società Veneto Strade e che verranno condivise nei tavoli interregionali istituiti per ciascuna ciclovia, con le Regioni interessate di volta in volta dai tracciati. I progetti dovranno garantire il rispetto dei caratteri storico-culturali e paesaggistici nonché, con riferimento alla configurazione della singola ciclovia nel suo sviluppo complessivo, la omogeneità tecnica e architettonica, compatibilmente con i caratteri degli ambiti territoriali attraversati. Una volta approvati i progetti dal MIMS, potranno partire i lavori di realizzazione degli interventi, presumibilmente nei primi mesi del 2023.
“Siamo destinatari di un importante investimento che avrà delle ricadute positive anche dal punto economico per il Veneto e le aree attraversate dagli itinerari. La Regione – conclude la Vicepresidente De Berti – punta su opere in perfetta simbiosi con il territorio circostante e crede molto sulla ciclabilià come forma di mobilità sostenibile e di fruizione turistica”.