«Dato che, come ha detto il direttore generale della sanità del Veneto Luciano Flor, ieri nell’audizione in Commissione Sanità della Regione Veneto, sulla pandemia da Coronavirus sono capitate cose di cui “nessuno sa dare spiegazione” e queste “cose” hanno comportato morti, riteniamo sia opportuno, ora con le riaperture, ripensare l’attività di tracciamento, anche con l’utilizzo della tecnologia, per gestire i focolai che presumibilmente potranno accadere anche quando la maggior parte della popolazione sarà vaccinata e riprenderanno  in maniera intensa gli spostamenti tra diversi Paesi. La sanità pubblica non deve abbassare la guardia: il vaccino non risolverà tutti i problemi».

Lo afferma Mattia Panazzolo, direttore di CNA territoriale di Treviso, che offre il punto di visto del mondo economico, in particolare di  un settore, quello degli eventi, che ha bisogno di ripartire al più presto.

«Le riaperture sono doverose ora che la campagna vaccinale ha finalmente preso il via per permettere all’economia di ripartire: non si muore solo di Covid ma anche di mancanza di lavoro e lo sanno soprattutto le aziende e i professionisti legati al mondo degli eventi, del turismo, della cultura e dello spettacolo che hanno visto, in molti casi, azzerarsi i propri guadagni negli ultimi 15 mesi – continua il direttore di CNA -. Queste attività vanno messe nella condizione di ripartire e l’attività di tracciamento è fondamentale perché tutto il settore degli eventi possa riprendere in sicurezza.»

CNA ha in mente i test che hanno fatto in Spagna (concerto con 5 mila persone a Barcellona), ma anche e in Gran Bretagna (serata in discoteca con 3 mila giovani a Liverpool) con grandi eventi pubblici senza la possibilità di mantenere il distanziamento ma con l’esito negativo del tampone rapido effettuato prima del “bagno di folla” e un’accurata attività di tracciamento tecnologico che intercetti sul nascere eventuali catene di contagio.

Per l’Associazione artigiana l’applicazione Immuni è stata erroneamente dimenticata, mentre abbiamo assistito alla corsa a scaricare il “cashback di Stato”, ben più invasivo dal punto di vista della privacy.

«Il periodo estivo va utilizzato in maniera saggia per pianificare un autunno e un inverno che tengano insieme salute ed economia, evitando di ripetere gli errori di sottovalutazione commessi lo scorso anno. Le sperimentazioni in corso in diversi Paesi europei confermano che è possibile tornare a riunirsi, anche con grandi numeri, in piena sicurezza, ed è quanto tutti auspichiamo – conclude CNA -. Vaccinazioni, test antigenici e tracciamento sono la chiave per una riapertura vera, generalizzata, e poter riprendere la vita di prima».