Dopo un lungo stato di incoscienza, come può essere quello “artificiale” indotto dall’anestesia o quello di un coma, il cervello tende a riattivarsi pian piano.

Alcuni scienziati hanno voluto indagare questo fenomeno, che porta alla luce nuove conoscenze sulle funzionalità cognitive umane.

Cervello, come si riavvia dopo l’anestesia

Quando si riaprono gli occhi dopo un’anestesia il cervello non è ancora nel pieno della propria attività: gli esperti hanno scoperto, infatti, che questo organo si riattiva gradualmente, dando priorità a quelle aree che- evolutivamente parlando- hanno una maggior importanza.

Per verificarlo, un team di ricerca dell’Università della Pennsylvania ha condotto un esperimento ad hoc pubblicato su eLife.

Gli scienziati hanno coinvolto 60 adulti in perfetta salute, dividendoli in due gruppi. Il primo ha ricevuto un’anestesia di tre ore, il secondo è rimasto sempre cosciente. Prima, durante e dopo l’esperimento, tutti i partecipanti sono stati sottoposti a test cognitivi e ad elettroencefalogrammi.

È emerso che, al risveglio dall’anestesia, le prime aree del cervello a riprendersi sono quelle della corteccia prefrontale. Qui, infatti, hanno sede determinate funzioni importanti come la capacità di risoluzione degli imprevisti.

Corteccia frontale

In generale, la corteccia frontale è quella che si riattiva più rapidamente. Oltre alla risoluzione dei problemi, quest’area del cervello regola la memoria e le funzionalità motorie.

Di contro, ci vuole più tempo affinché si risveglino quelle zone che controllano le reazioni e la concentrazione. Verificando con il gruppo di controllo, gli esperti hanno notato che servono circa tre ore perché il cervello torni a pieno regime.