La consegna dell'assegno da diecimila euro di fondi Lions Club devoluti a due case famiglia di Venezia - foto Comune di Venezia
La consegna dell'assegno da diecimila euro di fondi Lions Club devoluti a due case famiglia di Venezia - foto Comune di Venezia

Un progetto con una duplice destinazione sociale: beneficenza per le case famiglia veneziane e aiuto concreto a donne in condizioni svantaggiate. Ha preso vita grazie alla collaborazione tra il Lions Club di Venezia, la Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista e la fattoria sociale “Casa di Anna” di Zelarino. I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati stamani a Ca’ Farsetti, nel corso di un incontro con la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, promotrice del Marzo Donna, in rappresentanza dell’Amministrazione.

Il Lions Club veneziano in collaborazione con la Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista ha realizzato una cena solidale, svolta a dicembre scorso, per raccogliere fondi da destinare a sostegno di due case famiglia del territorio. Grazie alla generosità di 240 donatori sono stati raccolti 10.000 euro che verranno ora devoluti alla nuova casa famiglia Taliercio di Mestre e alla San Pio X, alla Giudecca.

Il progetto di solidarietà prevede inoltre un accordo tra Lions Club, le case famiglia coinvolte e la fattoria sociale “Casa di Anna” di Zelarino. Ulteriori fondi infatti saranno investiti per finanziare la produzione da parte della fattoria di derrate alimentari (ortaggi, frutta e verdura) che saranno poi destinate all’alimentazione di donne e bambini ospiti delle due case famiglia. ‘Casa di Anna’ si propone inoltre in futuro anche ad assumere alcune di queste ospiti, in fuga da storie di violenza, per dare loro una possibilità di lavoro e riscatto, come spiegato oggi.

Damiano: “Grazie e congratulazioni per la vostra grande sensibilità e per la vostra generosità, non scontata. Vi ringrazio per i vostri contributi solidali: sono circoli virtuosi di cui abbiamo tutti grande bisogno. E’ il cuore vivo di una comunità che si mette al servizio degli altri. Impegnarsi per il bene comune in fondo è proprio questo: riuscire a mettere insieme tante realtà per far sì che l’aiuto arrivi a chi ne ha più bisogno. Il vostro contributo è prezioso per nostra città. 

Oggi  – ha proseguito la presidente –  è una giornata molto simbolica. I fondi che avete raccolto andranno a realtà meritevoli e straordinarie di questo territorio. Abbiamo avuto diverse occasioni di presentare le attività delle case famiglia, e sappiamo quanto sia importante rimanere vicini alle donne con bambini che si trovano ad intraprendere percorsi molto difficili. E’ giusto inoltre, mostrare la giusta riconoscenza ai tanti volontari che si spendono ogni giorno per aiutarle. Le donne vittime di violenza, piaga sociale su cui lavora anche il nostro Centro Antiviolenza, devono sapere che c’è un territorio sensibile e generoso che può aiutarle, dando loro la possibilità di mettersi in gioco, riprendendo in mano la propria vita”. 

“Venezia ha una forte vocazione solidaristica, portata avanti anche dai suoi amministratori” ha sottolineato invece Roberto Scarpa, presidente dell’Istituto casa famiglia San Pio X, attiva dal 1910. “La nostra realtà sta diventando un osservatorio privilegiato dell’evoluzione sociale. La società sta cambiando, purtroppo, in peggio. Negli ultimi sei mesi abbiamo ricevuto 46 richieste di accoglienza, numero enorme, a fronte di 150 donne con 180 bimbi accolte nei vent’anni precedenti. Abbiamo inaugurato il 15 settembre 2021 la nuova ‘Casa famiglia Taliercio’ a Mestre, che in poche settimane si è del tutto riempita. A fine mese accoglieremo 19 mamme e 33 bambini, quasi tutti in protezione e vittime di violenza. Vengono principalmente dal Veneto e in particolare da Venezia. Saranno inseriti in un percorso educativo complesso, con il coinvolgimento del tribunale, di assistenti sociali e psicologi. Ci stiamo interrogando se sia il caso di aprire una nuova casa famiglia, per dimostrare che Venezia è in prima linea per la solidarietà”.

“Casa di Anna è una fattoria sociale” ha spiegato il suo fondatore, Piero Pellegrini. “Diamo opportunità di lavoro a persone in condizioni di disagio. Con questo progetto produrremo derrate alimentari per le due case famiglia e vorremmo assumere, in futuro, alcune delle loro ospiti, le più adatte. Siamo una piccola azienda e vorremmo offrire loro una grande possibilità di riscatto”.

Di forte vocazione solidaristica ha parlato anche Franco Bosello, Guardian Grando della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, che ha ospitato la cena di solidarietà “una delle più antiche istituzioni veneziane, scrigno di bellezze artistiche e sede da 30 anni della Commissione Europea per la democrazia attraverso il diritto, organo del Consiglio d’Europa”, la quale “pur non essendo un ente primariamente impegnato in attività di aiuto e assistenza, ha scelto di collaborare al progetto”.

“La nostra finalità, come organizzazione internazionale, è renderci utili – ha aggiunto Rocco Fiano, presidente del Lions Club di Venezia – essere a disposizione delle persone e delle istituzioni in difficoltà” ripercorrendo le varie attività di beneficenza realizzate dal club negli ultimi anni. “La serata di dicembre, pensata per raccogliere fondi, è servita anche per raccontare l’esistenza di tante strutture che si reggono sul volontariato. Tanti privati hanno sponsorizzato l’iniziativa, scegliendo di rimanere anonimi”.