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Incertezza, consumi inferiori alla media europea, segnali contrastanti. Ma anche speranze per il futuro, un nuovo portale di interazione ed una spinta propulsiva per un settore, il Terziario, fondamentale per l’economia trevigiana. Il bilancio di fine anno di Ascom Confcommercio è ricchissimo di dati, con una nota squisitamente politica. “Attraversiamo un periodo di cambiamento – ammette il presidente Renato Salvadori – Lo si può verificare dalle questioni quotidiane che condizionano i mercati, dai dazi alle frizioni tra Stati Uniti e Cina. In generale vediamo un desiderio di riconoscimento da parte delle periferie sociali che chiedono una restituzione di specificità. Anche nel nostro ambito, con un territorio vasto in cui è necessario continuare ad integrare tramite rete. Non credo sia necessaria una Grande Treviso, piuttosto è auspicabile pensare ad una Treviso più grande e fruibile”.

Il 2018 della Confcommercio ha registrato una impasse nei consumi dopo i positivi segnali iniziali. Il dato ufficiale si attesta tra l’1,5 e l’1,6%, una media superiore a quella nazionale ma inferiore all’inflazione (1,9%) ed al dato europeo. “Una simile situazione non ci favorisce – continua Salvadori – Si rischia la stagnazione. E visto che buona parte della provincia si regge su Terziario ed indotto, il rischio di un inizio 2019 quale proroga di questo 2018 contrastato è reale. Questo a causa di una stagnazione che ha bloccato la ripresa economica”. Per irrobustire il commercio, arriverà il portale Welcome Treviso, un sito internet gratuito che possa guidare consumatori e commercianti attraverso percorsi di iniziative congiunte, confrontandosi con i percorsi museali ed espositivi, con l’enogastronomia e l’integrazione del trasporto pubblico.

Le sfide per l’anno nuovo poggeranno anche sulla novità della fatturazione elettronica (“Una selezione necessaria” secondo Salvadori): oltre l’80% degli associati Ascom hanno partecipato nel 2018 a corsi di formazione in materia ed il 50% ha seguito seminari di e-commerce, marketing digitale e sicurezza online, dimostrando grande sensibilità al tema digitalizzazione. Si batteranno ancora le strade della flessibilità, della qualità, della sostenibilità ambientale: temi di grande attualità in uno scenario chiamato ad evolversi. I commercianti hanno dimostrato comunque una grande attenzione ai dettagli: la nuova normativa della privacy, tanto temuta, è stata recepita senza eccessive difficoltà.

Ascom Confcommercio significa comunque anche welfare. Tanti gli interventi nel settore nel 2018, con 3000 lavoratori che hanno aderito all’assistenza sanitaria di categoria, in diversi casi estendendola anche ai famigliari. La scomparsa dei voucher è stata assorbita con 1700 contratti di lavoro intermittente stagionale (comparto esercizi pubblici e turismo), mentre sono stati 600 i contratti di apprendistato attivati e 200 le posizioni part-time in deroga all’orario minimo. Qualche ricaduta negativa del Decreto Dignità si è ovviamente registrata ma il settore ha reagito positivamente. Soltanto 5 gli accordi per ammortizzatori sociali: testimonianza questa di una volontà di uscita dal momento più buio della crisi.