La discalculia è un particolare disturbo legato all’apprendimento del sistema dei numeri e dei calcoli.

Tuttavia è bene fare una precisazione: con questo termine non si fa riferimento a lesioni neurologiche o a problemi cognitivi, né tantomeno alle difficoltà che un soggetto può manifestare nell’apprendere o nel comprendere la matematica come materia generale.

Discalculia: cos’è e quali sono i sintomi

La discalculia è un disturbo specifico dell’apprendimento. Chi ne soffre, nello specifico, non riesce ad attribuire un significato ai numeri e a un insieme di concetti che riguardano la matematica.

Sebbene non si conoscano le cause scatenanti alla base del disturbo, alcuni ricercatori hanno ipotizzato che la difficoltà di apprendimento possa dipendere da fattori ereditari o da alcune differenze di volume riscontrate in alcune aree del cervello.

Per quel che concerne la sintomatologia, i soggetti discalculici hanno difficoltà ad effettuare un conto alla rovescia o delle stime, ma faticano anche a ricordare o a capire correttamente il senso dei numeri. Inoltre, sono tendenzialmente lenti nei calcoli matematici e hanno scarse abilità aritmetiche.

Diagnosi e cura

La diagnosi della discalculia si può effettuare tramite il Sistema Sanitario Nazionale (ASL), oppure privatamente rivolgendosi ad un professionista o ad una struttura certificata e specializzata nelle diagnosi neuropsicologiche. Nello specifico, i test sulla discalculia analizzano la conoscenza delle cifre, l’abilità di calcolo e i numeri.

Una volta diagnosticato il disturbo, lo specialista individuerà le opportune strategie da adottare per supportare al meglio la persona discalculica. A tal proposito, molto spesso per gli alunni DSA può essere suggerito l’utilizzo di strumenti compensativi così da garantire l’autonomia nello studio.