La dispnea è una mancanza di respiro che si può verificare a seguito di un particolare sforzo, ma anche in relazione a una molteplicità di patologie diverse.

Può essere espiratoria, inspiratoria o mista e talvolta è causata anche da infezioni, infiammazioni o dalla compromissione delle vie nervose.

Dispnea: cos’è e quali sono le cause

La dispnea comporta respiro corto e difficoltà respiratorie, spesso associate ad una fastidiosa sensazione di affanno.

Parliamo di un disturbo che può essere temporaneo o cronico e che può manifestarsi all’improvviso o con una certa gradualità. Questo perché il soggetto affetto da una crisi dispnoica di fatto non riesce a rifiatare e spesso manifesta anche altri sintomi correlati.

Entrando nel dettaglio, la dispnea può essere causata da una molteplicità di fattori come ansia, stress, patologie pregresse, allergie, asma e bronchite. Tuttavia, non è da escludere che questa difficoltà respiratoria possa essere anche una diretta conseguenza di embolia polmonare, reflusso gastroesofageo o insufficienza cardiaca.

Sintomi e cure

La sintomatologia varia a seconda della causa scatenante, tuttavia, esistono dei tratti tendenzialmente comuni alle crisi dispnoiche. È il caso, ad esempio, del senso di costrizione al torace, della fame d’aria e del fiato corto. Ai quali si sommano anche altre manifestazioni più soggettive come tosse, tachicardia, sudorazione, cianosi o respiro sibilante.

L’iter terapeutico ottimale viene prescritto dallo specialista in base alla natura del disturbo e all’eventuale patologia primaria. A seconda della gravità della situazione, quindi, si potrà intervenire sul disturbo polmonare così come sulle cause cardiologiche, oppure si vaglieranno altre possibili soluzioni.

In presenza di una crisi respiratoria importante è sempre opportuno allertare il proprio medico o il pronto intervento. Di contro, se il fenomeno è transitorio e di lieve entità, può essere sufficiente stare a riposo fino a quando il disturbo tende a regredire spontaneamente.