Uno degli striscioni esposti da Pixartprinting
Uno degli striscioni esposti da Pixartprinting

Una scritta razzista ha “accolto” ieri mattina dipendenti di Pixartprinting – l’azienda manifatturiera specializzata nella fornitura on line di servizi di stampa – al loro arrivo nella sede di Quarto d’Altino, dove sono operativi oltre 700 collaboratori. “Niggers go home” recitava la scritta in vernice blu che dominava l’asfalto di uno degli ingressi riservati al personale dipendente. 

L’Azienda ha immediatamente avvertito il Sindaco del Comune di Quarto e la Polizia Locale perché potesse essere sporta tempestiva denuncia: la strada, infatti, è di proprietà comunale e anche per questo motivo le videocamere di sorveglianza dell’azienda non potranno essere utili nell’individuazione dei responsabili. 

Le scritte sono state cancellate all’ora di pranzo, dopo il sopralluogo delle Forze dell’Ordine. 

Paolo Roatta, CEO di Pixartprinting Spa, ha condannato senza riserve parole che “sono una manifestazione di ignoranza che va contro i nostri principi ed i nostri valori e feriscono e indignano noi tutti”. Ha condiviso immediatamente con tutti i dipendenti il profondo rammarico per l’accaduto. In una mail mandata a tutti i collaboratori ha ricordato che ”in Pixartprinting siamo profondamente orgogliosi della nostra diversità che discende dalle 29 nazionalità a cui apparteniamo. Questa diversità è una ricchezza e ci rende unici. Non solo: per noi il concetto di inclusione significa non fare nessun genere di discriminazione di sesso, età, nazionalità, religione, etnia, disabilità, orientamento sessuale o politico”. 

E per non lasciare dubbi sulla posizione dell’Azienda di fronte a questi episodi di razzismo, Pixartprinting – proprio in queste ore – sta predisponendo tre striscioni su altrettanti cancelli di ingresso in cui ribadisce “Siamo orgogliosi di accogliere così tante diversità. Diversità significa ricchezza.”. E ancora “Pixartprinting = passione, innovazione, fiducia. Inclusione. Oggi più che mai”. 

“Non possiamo permettere – conclude Paolo Roatta – che la nostra comunità di riferimento, cioè i nostri dipendenti prima di tutto ma anche i fornitori e gli abitanti di Quarto d’Altino, possano avere dubbi sul fatto che condanniamo con risolutezza pensieri e azioni razziste. Non solo: vogliamo ricordare a tutti noi e a chi ci guarda da fuori, quali sono i valori imprescindibili che guidano i nostri comportamenti in azienda.”