Le merlettaie al lavoro
Le merlettaie al lavoro

Manufatti leggeri e preziosi, realizzati con l’intreccio di fili bianchi, ecru o colorati, di cotone o lino, realizzati dalle abili mani delle merlettaie.

Una tradizione antica, documentata fin dal XVI secolo, che vede a Burano e Pellestrina due centri di eccellenza, che il Comune di Venezia continua a sostenere e valorizzare.

Questo pomeriggio la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, insieme al consigliere delegato alle Isole Alessandro Scarpa ‘Marta’, ha incontrato nella sede del Sestiere Scarpa, nella scuola media Pietro Loredan di Pellestrina, le venti merlettaie dell’ACS Murazzo, che da oltre trent’anni si occupa di tramandare l’arte del merletto a tombolo alle nuove generazioni. A fare gli onori di casa la presidente dell’associazione, Leda Vianello, con la vicepresidente Graziella Vianello.

“Il nostro obiettivo – hanno spiegato le referenti – è quello di trasmettere ai giovani questa arte che ha radici molto antiche: da passatempo per le nobildonne, il merletto è diventato una fiorente attività artigianale. Fino alla metà del secolo scorso la dote delle giovani spose era costituita da biancheria rifinita a merletto: tovaglie, asciugamani, fazzoletti, camicie da notte. Le due merlettaie hanno cominciato da bambine, guardando lavorare le donne dell’isola, in particolare le loro mamme e nonne. “Quando eravamo giovani – raccontano – gli uomini andavano a pesca, le donne si ritrovavano in campo a lavorare con tombolo e fuselli. Proprio per questo desideriamo che questa tradizione, tramandata di generazione in generazione, non si perda e continuiamo a insegnare i segreti di questo mestiere”.

Attualmente l’associazione, che si incontra ogni mercoledì, dalle 15 alle 18, conta venti iscritte di tutte le età. Vengono organizzati corsi anche in collaborazione con la scuola media, coinvolgendo tutti gli alunni, persino i maschietti, talvolta abilissimi. E’ stata anche curata l’edizione di un libro, nel quale si trova un’accurata ricerca con immagini e documentazioni storiche. Il libro si intitola “Il merletto di Pellestrina” e si trova nelle Biblioteche del Comune di Venezia.

“Come Amministrazione saremo sempre al vostro fianco – ha dichiarato la presidente Damiano – perché vogliamo rafforzare la consapevolezza del valore di questa opera d’arte diventata nei secoli componente caratteristica della cultura tradizionale delle nostre Isole. E’ proprio per tutelare e conservare questa antica arte, che ha reso il merletto veneziano famoso in tutto il mondo, che insieme alla Fondazione Musie civici veneziani stiamo sostenendo la candidatura dell’antica arte veneziana all’iscrizione nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, prestigioso riconoscimento Unesco”.

Un ringraziamento particolare è stato espresso anche dal consigliere Scarpa Marta: “E’ importantissimo sostenere le nostre tradizioni e da delegato alle Isole il mio impegno continuerà ad essere quello di dare supporto a tutte le nostre realtà associative. Grazie alle signore merlettaie di Pellestrina che portano avanti la tradizione del merletto per l’impegno che dimostrano nell’insegnare alle giovani allieve questo particolare ricamo. In questo modo garantiranno per il futuro che i segreti dell’arte del merletto vengano tramandati alle nuove generazioni”.