La sede di Jesolo Patrimonio
La sede di Jesolo Patrimonio

Jesolo rimane al fianco della popolazione ucraina. In questi giorni è entrato in piena funzione il magazzino individuato dall’amministrazione comunale per la raccolta, l’organizzazione e l’invio in Ucraina di beni di prima necessità per la popolazione locale. Il punto di raccolta si trova in via Meucci 10 ed è gestito da Caritas in collaborazione con le Donne Volontarie Ucraine e l’associazione Arma Aeronautica, e il supporto di Jesolo Patrimonio.

Il sito è aperto il lunedì, martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30 e il venerdì dalle 10 alle 12. Qui vengono raccolti cibi in scatola e a lunga conservazione, garze per ustioni, disinfettante, bende, alcol sanitario e salviette disinfettanti, ibuprofene, dentifricio, spazzolini, pannolini per bambini, assorbenti e sapone. Tutti i beni qui stipati, vengono poi trasferiti al punto raccolta di Noventa di Piave da dove partono in direzione dell’Ucraina.

In questi giorni l’Ufficio Servizi sociali sta inoltre fornendo supporto ai volontari e alle parrocchie nella raccolta, organizzazione e distribuzione di beni di prima necessità destinati ai cittadini ucraini che hanno trovato rifugio a Jesolo (circa 200 persone), dove sono giunti a proprie spese o con l’aiuto di familiari, amici e conoscenti. In questo caso i beni raccolti sono alimenti, meglio se a lunga conservazione, prodotti per l’infanzia, di igiene personale e ambientale. Questi aiuti vengono raccolti secondo le seguenti modalità:

–       Parrocchia San Giovanni Battista (Jesolo paese) e Parrocchia Santa Maria Ausiliatrice (piazza Trieste), tutti i giorni dalle 9 alle 11;

–       Parrocchia Santi Liberali e Mauro (piazza Milano), il lunedì e il martedì dalle 9 alle 11, il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 16 alle 19;

–       Parrocchia Sacro Cuore di Gesù (piazza Nember), l’ultimo giovedì del mese dalle 18.15 alle 19.30

“Seguiamo con attenzione e apprensione gli sviluppi del conflitto bellico in corso nell’Est Europa – dichiara l’assessore alle Politiche sociali e vicesindaco della Città di Jesolo, Roberto Rugolotto –. Non conosciamo l’evoluzione che potrebbe avere, ma al momento cerchiamo di essere di supporto ad associazioni ed enti che, con il contributo dei loro volontari, stanno facendo avere beni di prima necessità a chi ha dovuto improvvisamente abbandonare tutto, compresi gli affetti, e fuggire verso luoghi più sicuri, ma anche a chi dagli stessi luoghi non è ancora riuscito ad allontanarsi, continuando a rischiare la vita pur senza imbracciare un’arma. In queste settimane gli jesolani hanno mostrato ancora una volta il loro grande cuore, accogliendo e aiutando chi ha raggiunto la nostra città dalle zone di guerra, e per questo l’intera amministrazione è loro grata. Stiamo ora dando supporto a chi sta gestendo i beni in maniera trasparente ed efficiente. In futuro, quando il conflitto sarà terminato, potremo guardarci indietro con orgoglio per ciò che abbiamo fatto”.