Si è riunito il Consiglio Generale della Fondazione Giorgio Cini, presieduto da Giovanni Bazoli, alla guida della fondazione veneziana dal 2001. All’ordine del giorno vi era il rinnovo del Consiglio Generale per il triennio 2020-2022 e l’approvazione del bilancio consuntivo per l’anno 2019. Ed è stata l’occasione, dunque, per stilare un rendiconto dell’anno passato. Il 2019 si è particolarmente distinto per la eccezionale quantità di mostre di successo. I visitatori complessivi delle mostre a Le Stanze del Vetro, Alberto Burri, Emilio Isgrò e Adrian Ghenie (a Palazzo Cini) sono stati 160.689. A fianco di questa intensa attività espositiva, si aggiungono le visite guidate al complesso monumentale e al parco dell’Isola di San Giorgio Maggiore, dove sono esibite in forma permanente le Vatican Chapels, ancora oggi molto apprezzate dal pubblico, come dimostrano gli oltre 10mila visitatori che hanno goduto del servizio nel 2019.
Nel corso del 2019 la Fondazione Giorgio Cini ha curato, in autonomia o in coproduzione con altri enti, la concezione, produzione, gestione, promozione, comunicazione e distribuzione di 104 eventi culturali. Il quadro complessivo è arricchito dalla pubblicazione di 28 titoli tra libri, cataloghi, riviste e prodotti editoriali multimediali. Inoltre, anche nel 2019 la Cini ha accolto – attraverso il suo Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana intitolato a Vittore Branca – 130 studiosi individuali e 6 visiting school (per un totale di 95 studiosi). Sono inoltre pervenute 72 domande di borsa su 15 borse di studio offerte in totale: una dedicata a ricerche sul vetro, due per figli di italiani emigrati all’estero, nove borse “Fondazione di Venezia” e una borsa per ricerche in ambito letterario da tre mesi. Gli studiosi, provenienti da nazioni diverse, hanno avuto l’opportunità di trascorrere un periodo di ricerca a Venezia, di lavorare nella Biblioteca della Manica Lunga e di avere accesso agli straordinari archivi della Fondazione Giorgio Cini, che nel 2019 si sono ulteriormente arricchiti ricevendo importanti donazioni.
Tra gli eventi più significativi organizzati dalla Fondazione Cini nel 2019 si ricorda la stagione concertistica all’Auditorium “Lo Squero”, dove i cicli ARCHIPELAGO e Premio Trieste si sono aggiunti a quello organizzato in collaborazione con Asolo Musica. La programmazione 2019 si è contraddistinta per l’alternanza di giovani ensemble provenienti da tutto il mondo ad artisti esperti ed affermati come Mario Brunello, Ivano Battiston e Quartetto di Venezia – quartetto in residenza della Fondazione Cini – che si sono esibiti nello spazio concertistico più ammirato della città. Lo scorso anno oltre 2.000 persone hanno assistito ai concerti dello Squero, che si sta sempre più affermando come uno dei luoghi migliori dove ascoltare musica di qualità a Venezia.
Tra le nuove acquisizioni si ricordano in particolare: l’archivio documentale del poliedrico artista fiorentino Paolo Poli; la straordinaria collezione dei Disegni e incisioni di Gino Cortelazzo e le Fotografie legate alla storia della Galleria del Cavallino di Venezia). La Fototeca si arricchisce del Fondo Moretti mentre il Centro Studi del Vetro del Fondo “Vetrerie Antonio Salviati” e dei Disegni progettuali e documentazione affine con diversa provenienza Successori Andrea Rioda, Vetreria Aureliano Toso, ditta Cristalleria-Società Conterie e Cristallerie, intero corpus dell’Archivio Pauly & C., numerosi lotti con disegni e fotografie dell’artista Fulvio Bianconi.
Nel 2019 è proseguita l’attività del progetto ARCHiVe (Analysis and Recording of the Cultural Heritage in Venice), realizzato in collaborazione con Factum Foundation e il Politecnico di Losanna, grazie al decisivo contributo dell’Helen Hamlyn Trust, che si conferma come un centro di eccellenza nel campo della formazione, valorizzazione e fruizione digitale dei beni culturali. In conclusione si segnala che il 2019 è stato l’anno della apertura del San Giorgio Cafè (in collaborazione con D’Uva), a completamento dei servizi al pubblico del complesso monumentale dell’Isola di San Giorgio Maggiore. Il bilancio d’esercizio relativo all’anno 2019 si è invece chiuso secondo le previsioni.