“A Jesolo siamo al paradosso! Scopriamo che all’interno della Croce Rossa ci sono 43 migranti positivi e la stessa Croce Rossa interpellata se ne lava le mani”. Sono le parole di Gianluca Forcolin, vicepresidente della Regione Veneto, sulla sua pagina Facebook. “Il litorale cerca, nonostante tutto e tutti, di rialzare la testa e cosa fanno i responsabili, se ne fregano. Propongo a tutti i commercianti, operatori, albergatori e all’amministrazione comunale di costituirsi parte civile contro i vertici della CRI per il danno d’immagine che sta arrecando alla località. Lo sgombero forzato e immediato della sede e la sanificazione dei locali. Il Prefetto ordini subito un’azione forte a tutela del litorale e di chi le regole le rispetta. Non è possibile che questi migranti possano muoversi e creare panico e disagio senza che nessuno prenda in mano la situazione. Vanno portati in un luogo sicuro e isolato per la quarantena. Gli operatori e gli ospiti meritano rispetto, ma soprattutto devono poter lavorare senza problemi. Quello della location della CRI è un tema che parte da lontano, chissà sia anche la volta buona per risolvere la questione, chiudendo questo centro che serve solo a pochi per far business, sulla pelle dei soliti noti. Spiace che qualcuno, sicurante non jesolano, possa con un’azione così delinquenziale, buttare al vento in poco tempo il grande lavoro e le risorse finanziarie, che come Regione Veneto stiamo mettendo nel promuovere il litorale”.