Domenica 16 ottobre sul palcoscenico del Teatro Mario Del Monaco di Treviso un cast d’eccezione per celebrare i 40 anni dalla scomparsa del celebre tenore: in scena grandi stelle del panorama operistico internazionale e due giovani talenti

 

In attesa dell’inaugurazione della nuova stagione 22/23 con il debutto del Rigoletto il prossimo 4 novembre, il sipario del Teatro Mario del Monaco si alza in anteprima con un appuntamento d’eccezione: il gala lirico in onore di Mario del Monaco che domenica 16 ottobre – giorno della ricorrenza della sua scomparsa nel 1982 – radunerà sul palcoscenico trevigiano, a partire dalle ore 20, le più grandi star del panorama lirico internazionale. A quarant’anni dalla scomparsa del grande tenore, il teatro a lui intitolato renderà omaggio a questo artista così legato alla città di Treviso con una serata di gala che vuole essere anche il primo passo verso un percorso di riscoperta e valorizzazione della sua figura e che vedrà anche l’istituzione, a partire dal 2023, di un premio alla carriera a lui dedicato.

Protagonista della serata del 16 ottobre il repertorio operistico che ha reso Del Monaco una tra le stelle più fulgide della storia dell’opera lirica, affidato alle voci dei più grandi interpreti della scena mondiale, dal soprano Anna Pirozzi, beniamina del pubblico in tutto il mondo per le sue indimenticabili e travolgenti interpretazioni, al mezzosoprano Daniela Barcellona, il cui fascinoso timbro vocale l’ha resa punto di riferimento assoluto nel panorama internazionale, da Ramon Vargas, universalmente riconosciuto come uno dei più importanti tenori contemporanei, al giovane soprano Lana Kos, che ha ormai calcato le scene dei più iconici palcoscenici della lirica, fino a Vladimir Stoyanov, acclamato come uno tra i migliori baritoni del panorama operistico internazionale. Non mancheranno poi alcune eccellenze trevigiane e venete il cui talento è riconosciuto in tutto il mondo: il basso Riccardo Zanellato, scelto a più riprese dal M° Riccardo Muti per numerose produzioni operistiche, Walter Fraccaro, tenore noto ai più prestigiosi teatri per i suoi ruoli del grande repertorio verdiano, Lucio Gallo, baritono dalla voce duttile e dalla tecnica raffinata capace di spaziare da Mozart a Puccini passando per Rossini, Verdi e Wagner, Elia Fabbian, uno tra i più interessanti baritoni della sua generazione e il basso Roberto Scandiuzzi, la cui carriera internazionale non conosce soste a partire dal debutto al Teatro alla Scala nel 1982. 10 artisti di grande qualità che hanno calcato le scene dei più importanti palcoscenici del mondo come, ad esempio, Sidney Opera House, Teatro alla Scala, Royal Opera House di Londra e Wiener Staatsoper. Ad affiancare questi grandi interpreti anche due giovani promesse che proprio sul palcoscenico trevigiano hanno recentemente dato prova del proprio talento: il soprano Francesca Pia Vitale e il tenore Davide Tuscano, proclamati lo scorso 11 giugno vincitori del 50° Concorso Internazionale per cantanti “Toti Dal Monte”. Ad accompagnare le arie e i duetti sarà l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta diretta dal Maestro Gianluca Martinenghi, mentre a condurre la serata sarà Livia Azzariti, da sempre volto della programmazione Rai.

Considerato uno dei più grandi tenori di tutti i tempi, Mario Del Monaco, fiorentino di nascita ma trevigiano d’adozione, si esibì per la prima volta nel teatro che da undici anni porta il suo nome nel 1943, nel ruolo di Edgardo in Lucia di Lammermoor. A quella prima fortunata recita ne seguirono negli anni molte altre: La Bohème nel 1944, Tosca nel 1945, Madama Butterfly nel 1946, Carmen nel 1948, Otello nel 1951, e dieci anni più tardi, Sansone e Dalila. Personaggio dal grande carisma e fascino, Del Monaco è stato anche ambasciatore della cultura italiana nel mondo, dimostrando di poter traghettare l’opera lirica dai chiusi velluti del teatro ai mass media dell’epoca. Nel 1941 prese dimora alle porte di Treviso, a villa Luisa di Lancenigo, dove scelse di vivere fino alla morte, avvenuta proprio il 16 ottobre del 1982, dedicandosi con passione all’insegnamento.