Stefano Pellizzon, vice sindaco di San Stino di Livenza

I 22 Comuni della Conferenza dei sindaci del Veneto Orientale avviano il Paesc con l’obiettivo di ridurre del 40% entro il 2030 le emissioni di anidride carbonica. Il Paesc è il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima, un importante progetto ambientale della Venezia Orientale che coinvolge tutti i 22 Comuni dell’area. Nei giorni scorsi si è svolto il primo incontro, in video conferenza, per discutere della sua redazione. All’incontro hanno partecipato i sindaci e gli amministratori dei Comuni interessati, la Città Metropolitana, VeGAL e Divisione Energia incaricata della redazione del Paesc.

Il Paesc si pone l’obiettivo di coniugare principalmente il taglio della CO2 emessa e di attivare azioni di adattamento e mitigazione ai cambiamenti climatici, considerando innanzitutto la vulnerabilità che il territorio ha dimostrato rispetto ad allagamenti, precipitazioni estreme, ondate di calore e siccità.

La stesura del progetto, predisposto con il supporto tecnico di VeGAL, si concluderà entro i primi di dicembre 2020 e sarà coordinato da una “cabina di regia” costituita dai Comuni di  Fossalta di Piave, San Michele al Tagliamento e San Stino di Livenza, quest’ultimo capofila del progetto. Dal costo totale di 62.500€, prevede la redazione di un PAESC congiunto tra i Comuni dell’area, mediante un inventario delle emissioni, azioni di mitigazione e la definizione di una strategia adattamento comune.

L’iniziativa trae origine dalla precedente esperienza del Patto dei Sindaci, avviata nel 2008 dalla Commissione Europea che si poneva proprio l’obiettivo ambizioso di ridurre le emissioni di gas serra principale responsabile dell’innalzamento delle temperature globali e causa di cambiamenti climatici: per affrontare questa sfida climatica 21 dei 22 Comuni dell’area avevano già approntato un proprio Paes (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) dandosi l’obiettivo del taglio delle emissioni di CO2 entro il 2020 del 20%.

Con il passare del tempo si sono però resi necessari degli obiettivi più ambiziosi: riduzione di almeno il 40% delle emissioni di gas a effetto serra, l’aumento del 32% della produzione di energia rinnovabile e il miglioramento del 32,5% dell’efficienza energetica. Tutto ciò, oltre a benefici in termini economici, dovrebbe avere un importante impatto anche dal punto di vista ambientale, riducendo il rischio di tutti quei fenomeni climatici che negli ultimi anni hanno messo a dura prova il nostro pianeta e dei quali siamo stati testimoni anche nella nostra regione e in particolare nella nostra area (la devastante tempesta Vaia, i fiumi e i canali in piena con danni agli argini e alle colture, l’acqua alta e le mareggiate sul litorale e in laguna) con danni enormi ai cittadini e alle attività economiche.

Stefano Pellizzon (Vicesindaco del Comune di San Stino di Livenza, capofila del progetto): “Il Paesc d’area rappresenta uno sforzo importantissimo che tutti i Comuni della Conferenza dei sindaci del Veneto Orientale fanno per rispondere concretamente al tema dei cambiamenti climatici. Un piano del genere – per portata dei Comuni rappresentanti e dei valori turistici, produttivi ed ambientali – non ha eguali in Italia. L’ambizione è che queste amministrazioni possano essere l’avanguardia di un movimento che riesca concretamente a rendere più sostenibili e più resilienti questi territori”.