Domenica 4 settembre è stato proclamato beato Papa Luciani, il Papa che con il suo sorriso ha cambiato la Chiesa nei soli 33 giorni di pontificato. La beatificazione è avvenuta durante la cerimonia religiosa in San Pietro, a Roma, celebrata da Papa Francesco. Molti i trevigiani presenti in piazza.

“Quando è salito il drappo scoprendo l’immagine del Beato Giovanni Paolo I è stato un momento di grande commozione: il sorriso di Papa Luciani è riapparso dalla loggia di San Pietro, donando la stessa emozione del suo breve pontificato. Ma per i veneti ha ricordato anche l’immagine mai dimenticata dell’umile prete agordino, del vescovo di Vittorio Veneto e del Patriarca di Venezia”. Queste le prime parole del Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia a conclusione della cerimonia religiosa a San Pietro in Vaticano.

Papa Luciani era veneto di Canale d’Agordo, provincia di Belluno, dove nasce il 17 ottobre 1912. Prete nel 1935, vescovo di Vittorio Veneto nel 1959, partecipa al Concilio Vaticano II. Nel 1969 Patriarca di Venezia e nel ’73 Cardinale per mano di san Paolo VI. Il 26 agosto 1978, dopo un rapido conclave, si affaccia alla loggia centrale di San Pietro come successore di Papa Montini, scegliendo il doppio nome di Giovanni e di Paolo, i due predecessori. Pontificato brevissimo, che si conclude improvvisamente e drammaticamente nella notte tra il 28 e il 29 settembre ’78.

Sono stati impiegati 22 anni per completare il processo di canonizzazione, aperto a Belluno il 23 novembre del 2003 e che si è concluso con il riconoscimento del miracolo dell’11enne argentina, Candela Giarda. Oggi 22enne, la ragazza si è salvata da un male incurabile nel 2011 a Buenos Aires. Candela soffriva di una “grave encefalopatia infiammatoria acuta, stato di male epilettico refrattario maligno, shock settico”. La giovane guarì dopo che padre José Dabusti, parroco della chiesa accanto all’ospedale dove Candela veniva assistita, suggerì di invocare Giovanni Paolo I.