Via ufficiale oggi da Viale della Repubblica (Strada Ovest) della 19 diciottesima tappa del Giro d’Italia. Il tutto in occasione della inaugurazione de La Bottega di Pinarello, un grande museo con vere e proprie opere d’arte, tra queste la Espda di Indurain, le bici di Froome e tanti altri corridori che hanno fatto la storia del ciclismo mondiale grazie anche a Pinarello.

Ore 13.05. Piede a terra, bandierina a scacchi sventolata. Ed il via della terzultima tappa del Giro d’Italia viene dato dalla nuova “Bottega di Pinarello” in Viale della Repubblica. Una concessione straordinaria fatta a uno dei marchi del ciclismo più importanti al mondo, partito proprio da Treviso. Una creatura, anzi un regalo che Fausto Pinarello si è fatto per i suoi 40 anni di attività dell’azienda. “Una soddisfazione immensa vedere la carovana rosa partire dalla mia bottega, così come la chiamava mio papà Giovanni. Il ciclismo mi ha dato tanto e io do tanto al ciclismo”.
Indurain, Froome solo per citare due nomi, che sulle bici Pinarello hanno fatto la storia delle due ruote. “Ma non mi fermo qui – continua Fausto Pinarello -. Ho già chiesto a Luca Zaia e Mauro Vegni di organizzarsi per la grande partenza del Giro d’Italia da Treviso nel 2021. Una richiesta che spero mi venga esaudita”. Treviso e il ciclismo, un abbraccio infinito delle due ruote. “Si può fare – afferma Mauro Vegni direttore del Giro d’Italia – del resto Pinarello è un nostro partner e se lo merita”. Alla “Bottega di Pinarello” un bagno di folla di amici e appassionati.
E nel museo come dicevamo, c’è in bella mostra una delle bici più belle create dalla bottega trevigiana. La Espada di Miguel Indurain. Un pezzo di tecnologia degli anni Ottanta ma che ha cambiato il modo di intendere le cronometro e i record. Tra buffet e maxi schermo per vedere la tappa in diretta e strette di mano arriva anche Vittorio Brumotti, funambolo della bicicletta (in questo caso una bmx). Abituato a fare evoluzioni su due ruote alla Bottega di Pinarello saluta, stringe mani e ogni tanto si massaggia un occhio ancora pesto per l’ultima “evoluzione” in mezzo a qualche gruppo di criminali. Anche Alessandro Benetton all’inaugurazione della Bottega, assieme a Deborah Compagnoni, a promuovere le Olimpiadi Milano – Cortina : “Tutto lo sport veneto deve essere unito per promuovere le Olimpiadi, un grande volano per la nostra economia e tutto lo sport system. Il mondo della bicicletta che è fondamentale agli sciatori per mantenersi in forma d’estate, per il mondo della tecnologia e dello sci in genere”. E poi c’è l’aspetto ciclistico della grande partenza dal Giro d’Italia. Migliaia di persone a chiedere foto e autografi ai tanti trevigiani in carovana.