Oggi, giovedì 20 maggio, è stata di scena la cerimonia d’inaugurazione del Padiglione della Repubblica dell’Uzbekistan nell’ambito della 17. Mostra internazionale di Architettura.

Un appuntamento a cui sono intervenuti, insieme al presidente e al curatore della Biennale, rispettivamente Roberto Cicutto e Hashim Sarkis, Saida Mirziyoyeva, figlia del presidente uzbeko Shavkat Mirziyoyev, il vice Primo ministro della Repubblica dell’Uzbekistan, Aziz Abdukhakimov, accompagnato dal ministro delle Infrastrutture, Botir Zakirov,  il Direttore generale Unesco, Audrey Azoulay. e l’assessore al Turismo del Comune di Venezia, Simone Venturini.

“E’ l’occasione per ribadire il forte legame tra Venezia e l’Est del mondo e in particolare con questo affascinante Stato dell’Uzbekistan, che siamo tutti curiosi di conoscere meglio”, ha dichiarato l’assessore Venturini.

Il progetto del padiglione, curato da Emanuel Christ e Christoph Gantenbein, è dedicato alla “Mahalla: Urban Rural Living”, un’antica forma di convivenza che si trova in molti luoghi dell’Asia. In Uzbekistan, dove la tradizione si esprime soprattutto come spazio rurale all’interno di un contesto urbano, questa istituzione culturale assume un significato specifico. “Le mahalla – è stato spiegato – trasmettono un senso di prossimità e intimità creando al contempo spazi precisi di riunione per la comunità. In un momento in cui l’ecosistema della mega città sta letteralmente raggiungendo il limite, la necessità di alternative è più grande che mai”.

In risposta al tema della Biennale Architettura 2021 “How will we live together?” l’allestimento cerca di spiegare come l’organizzazione sociale di questi quartieri, con le loro composizioni architettoniche di edifici bassi ad alta densità, possa offrire alla società urbana un modello sostenibile ed ecologico.

L’esposizione “Mahalla: Urban Rural Living” sarà aperta al pubblico dal 22 maggio al 21 novembre 2021 all’Arsenale di Venezia, Quarta Tesa.