Si è insediata oggi alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità e alle Politiche sociali la Conferenza regionale permanente per la programmazione sanitaria e sociosanitaria. Nel corso dei lavori, la presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss 2 Marca Trevigiana è stata nominata presidente mentre il collega dell’Ulss 7 Pedemontana è stato nominato vicepresidente.
La Conferenza regionale permanente per la programmazione sanitaria e sociosanitaria rappresenta l’organo attraverso il quale gli enti locali partecipano alla definizione e alla valutazione delle politiche regionali in ambito sociosanitario. Oltre ai vertici delle Conferenze dei Sindaci delle varie Ulss, al suo interno sono chiamati rappresentanti della sezione regionale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), dell’Unione Regionale Province del Veneto (URPV) e dell’Unione Nazionale Comuni, Comunità Montane ed Enti Montani (UNCEM).
“Auguro buon lavoro alla presidente e al vicepresidente nominati oggi e nel felicitarmi estendo l’augurio a tutti i componenti – sottolinea l’assessore alla Sanità -. Sono certa che insieme porteremo avanti un lavoro proficuo per le nostre comunità e già oggi abbiamo avuto modo di cominciare con l’illustrazione alla Conferenza del disegno di legge sull’assetto organizzativo e pianificatorio degli interventi e servizi sociali. Un documento importante che si propone di aprire la strada agli Ambiti territoriali sociali (ATS) e che dopo questa consultazione sarà trasmesso al Consiglio regionale per essere esaminato dalle Commissioni Consiliari”.
“Abbiamo compiuto il primo passo di un iter importante – conclude l’Assessore -. L’Ambito territoriale sociale è destinato a diventare, attraverso la nuova norma, il soggetto di riferimento nella materia dei servizi sociali con personalità giuridica che consentirà una organizzazione propria, anche con un’autonomia di bilancio per garantire assetti funzionali ad azioni amministrative, contabili e operative. La Pianificazione associata delle politiche in questo ambito, quindi, è la sfida nella quale i territori saranno accompagnati dalla Regione, in quanto solo attraverso la pianificazione associata intercomunale sarà possibile dare risposte uniformi e qualitativamente adeguate ai cittadini. In questo percorso tutte le realtà territoriali saranno protagonisti e partecipi del cambiamento in una vasta visione complessiva”.