L’ipocondria è l’errata convinzione di avere una grave malattia o di essere sul punto di svilupparla. Parliamo di un disturbo invalidante, legato non solo alla paura di ammalarsi, ma anche a quella di poter soffrire o morire.

La persona ipocondriaca sviluppa un’irrazionale preoccupazione per il proprio stato di salute che invalida e compromette la qualità della vita e delle attività quotidiane. Nonché uno stato di angoscia che non si placa neanche davanti agli esiti negativi delle analisi e delle visite specialistiche.

Ipocondria: i sintomi da non sottovalutare

Chi è affetto da questo disturbo pensa costantemente di essere ammalato e, nei casi più seri, tende ad identificarsi con il disturbo stesso. La convinzione di aver contratto una o più patologie, infatti, diventa un’ossessione e questo comporta una preoccupazione costante e spesso ingestibile.

Inoltre, il soggetto ipocondriaco difficilmente riesce a sostenere una conversazione con altre persone che parlano di malattie o patologie serie: davanti a questo tipo di discorsi, infatti, si fa prendere dall’ansia tanto da ipotizzare di essere affetto dal medesimo problema di salute.

Ulteriori campanelli d’allarme

Anche davanti all’evidenza medica l’ipocondriaco continuerà a credere alle proprie convinzioni errate, accusando di continuo nuovi sintomi e tacciando lo specialista di poca competenza.

Proprio per questo, una persona affetta da tale disturbo tende a ricorrere costantemente a nuovi pareri medici, cercando di continuo la propria sintomatologia su internet e rinunciando a molte attività quotidiane. Gli spostamenti, ad esempio, diventano fonte di tensione, così come praticare sport potenzialmente nocivi per la salute o frequentare persone malate.