“Il progetto europeo Marless è importante di particolare importanza per la Regione e vede nell’alleanza territoriale il fulcro delle attività. Si tratta di un progetto seguito con massima attenzione e impegno dalle strutture regionali e da Arpav, che è il capofila del partenariato. Con questa iniziativa si dimostra la capacità straordinaria del Veneto di fare sistema, raggiungendo i migliori risultati anche e soprattutto nei momenti di difficoltà. La Regione c’è e dimostra, ancora una volta, soprattutto su un tema come quello ambientale, di sapere fare squadra per il bene delle nostre comunità”.

Lo ha detto in settimana l’assessore regionale allo sviluppo economico ed energia con delega alla legge speciale per Venezia in occasione dell’Info Day regionale, dedicato al Contratto di Costa Veneta come strumento di governance territoriale, tenutosi a Venezia, nella sede di palazzo Linetti.

L’incontro ha messo a confronto i portatori di interesse al fine di pianificare una strategia di gestione integrata e valorizzazione delle risorse territoriali, a partire dall’acqua e dalle problematiche connesse all’area costiera. Durante l’incontro, si è tenuta una tavola rotonda nel corso della quale i sindaci del litorale veneto e gli stakeholders locali hanno dato il loro contributo relativamente agli indirizzi e alle strategie ambientali. Il tutto nella cornice operativa del progetto Marless, che individua nel Contratto di Costa Veneta lo strumento per gestire in modo integrato le potenzialità della risorsa acqua per lo sviluppo del territorio.

Il progetto MARLESS è finanziato dal programma INTERREG Italia – Croazia per supportare la cooperazione tra i due Stati affacciati sul bacino Adriatico. Iniziato a giugno dello scorso anno, attualmente è in fase esecutiva e si concluderà, salvo proroghe, a fine 2022; il progetto ha una dotazione finanziaria complessiva di € 4.244.726,00, di cui € 3.608.017,10 a valere sui fondi FESR.

Il partenariato è costituito da 13 partner di cui 7 Italiani (ARPAV come Lead Partner, Regione del Veneto, Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, Università di Bologna, Fondazione Cetacea, Regione Emilia  Romagna e Regione Puglia) e 6 Croati (Ministry of Environment Protection and Energy, Regional Development  Agency Dubrovnik-Neretva County – Dunea, University of Dubrovnik, Institut Ruder Boskovic, Region of  Istria, Irena – Istrian Regional Energy Agency L.T.D.).

Il progetto si focalizza sul problema del rifiuto marino (Marine Litter) nell’Adriatico, affrontato su diversi fronti, per ottenere risultati visibili e concreti. Le fonti di inquinamento sono molteplici e, per ognuna, si stanno realizzando azioni mirate a ridurre non solo i costi ambientali, ma anche quelli socio-economici. Ad esempio, tra le problematiche prese in considerazione, vi è quella delle plastiche che, attraverso i fiumi, giungono fino al mare, con ripercussioni negative sull’ambiente, sul settore turistico e su quello dell’acquacultura.

Tra le varie attività previste, ci sono azioni di governance e sensibilizzazione dei cittadini, sia a livello scolastico, sia nell’ambito del settore turistico.  In tale contesto, la Regione del Veneto ha recentemente sottoscritto una Convenzione con l’Associazione “Conferenza dei sindaci del litorale Veneto”, al fine di arrivare all’elaborazione di uno specifico Contratto di Costa.

Sono previste, in particolare, alcune azioni pilota, finalizzate a testare nuove tecnologie con lo scopo di prevenire, rimuovere e trattare i rifiuti spiaggiati.

Nell’ambito delle azioni di comunicazione, è previsto l’allestimento di uno stand dedicato al progetto al prossimo Salone Nautico di Venezia, che si svolgerà in Arsenale dal 28 maggio al 5 giugno, nel quale saranno promosse le azioni e le finalità del progetto in un contesto internazionale.