Sono state approvate dalla Giunta comunale una serie di agevolazioni per l’abitare
attraverso la modifica del Regolamento per la Realizzazione del P.E.E.P., introdotto dal
Comune di Treviso nel 2003. Le mutate esigenze hanno determinato la necessità di
introdurre alcune modifiche al testo normativo.

Lo scopo è quello di prevedere numerose premialità a coloro che decidono di costruire
residenze convenzionate. Fondamentale novità è quella di estendere anche alle aziende
produttive la possibilità di costruire alloggi da dare in locazione ai propri dipendenti, tenuto
conto che il mercato del lavoro richiede sempre più personale qualificato, anche
proveniente da fuori provincia/regione.

Inoltre, viene prevista la riduzione delle penali previste in caso di rinuncia da parte delle
cooperative o delle imprese selezionate a seguito dell’emanazione dei bandi pubblici. Tale
riduzione incentiva una maggior partecipazione degli operatori per l’assegnazione delle
aree comportando minori rischi di impresa.

L’altra modifica riguarda i minori rischi per l’aggiudicatario di decadere dall’assegnazione
permettendo così di accedere più facilmente ai finanziamenti bancari.
Infine, si intende aprire ad un maggior numero di futuri acquirenti, prevedendo una
maggiore flessibilità relativamente ai requisiti soggettivi, prevedendo come limite
all’acquisto degli alloggi il possesso del richiedente e di nessun altro componente del
nucleo familiare di altri alloggi all’interno del territorio comunale e non nel territorio
nazionale.

Così l’assessore all’Urbanistica del Comune di Treviso: «Tali previsioni vogliono dare
avvio ad un nuovo approccio all’edilizia convenzionata che unitamente ad altri interventi,
dovrà portare negli anni a soddisfare il diritto alla casa per molti soggetti che, non avendo i
requisiti per l’edilizia popolare, trovano comunque difficoltà a trovare un alloggio sul libero
mercato. Le modifiche rispondono inoltre all’esigenza di aumentare la residenzialità nel
territorio comunale di Treviso, attirando quella moltitudine di soggetti che vorrebbero
vivere in città ma scelgono altri comuni per i diversi costi di costruzione».