La liquidazione sarà anticipata dall’Inps: cosa cambia per i dipendenti statali?

Cambiano le regole sul trattamento di fine rapporto per i lavoratori statali, che di fatto grazie all’INPS potranno accelerare la procedura legata alla liquidazione del TFS (trattamento di fine servizio) e TFR (trattamento di fine rapporto) per i dipendenti pubblici.

Liquidazione: le novità

L’Istituto anticiperà con un prestito a tasso fisso dell’1% (più un contributo a titolo di rimborso forfettario per le spese dello 0,50%) la liquidazione a chi andrà in pensione senza chiedere prestiti alle banche che, ai tassi attuali, non sarebbero comunque convenienti.

Il tema è sempre stato delicato. Attualmente, infatti, i dipendenti statali prima di incassare il TFS attendono fino a cinque anni dopo il termine del loro percorso lavorativo. Generalmente viene erogata subito la somma 50 mila euro e la restante somma entro i 24 mesi successivi.

La situazione dei “prepensionati”

Non vale lo stesso per i “prepensionati”. Chi decide di uscire dal mercato di lavoro ad esempio, a 62 anni (con Quota 100) o a 64 (con Quota 102), deve comunque attendere fino al compimento del 67esimo anno per ottenere la liquidazione, al lordo dei ritardi amministrativi.